27th

Agosto

Intervista a Nicola Ticozzi

Nicola R.Ticozzi nasce a Milano nel 1958, giornalista dal 1980, è autore di diversi saggi, tra cui Disco Music – guida ragionata ai piaceri del sabato sera (1979), il primo saggio in Europa dedicato al fenomeno emergente delle discoteche. Organizzatore di manifestazioni fieristiche specializzate, NightWave – Musica Tendenze e Club Culture, e SIB Atmosfair dedicata a design, arredamento e tecnologie per i locali serali. Appassionato di architettura e design è direttore dei corsi di specializzazione post-universitaria di POLI.Design in New Entertainment Design, Hotel Experience Design, Food Experience Design, Outdoor Experience Design, Bathroom Design e Pizza Experience Design.

Quale finalità si propone il corso di Alta Formazione in New Entertainment Design?
“Il corso di Alta Formazione in New Entertainment Design è dedicato all’ideazione e alla progettazione di locali serali innovativi. Il corso, che oggi è già alla VI edizione è mirato a fornire a progettisti, architetti e designer che desiderano specializzarsi in questo ambito le nuove competenze progettuali, tecnologiche oggi richieste dalla trasformazione del mercato e aggiornate richieste dal mercato, ma anche la comprensione dei nuovi linguaggi estetici e del mutamento in atto in termini di comportamenti e stili di vita del pubblico, che a loro volta influenzano gli spazi e le loro caratteristiche. Utilizzare consapevolmente i nuovi codici, estetici, tecnici, tecnologici ed espressivi richiede l’approfondimento di molti aspetti, l’elaborazione di molte esperienze e molte trasformazioni, tra l’altro recenti e tuttora in corso.”

Come si svolge il corso?
“Il corso si sviluppa in 200 ore di lezioni teoriche di docenti del Politecnico di Milano, dei più affermati architetti italiani specializzati in locali e  di professionisti esperti nelle diverse discipline e prevede educational tour guidati dai docenti alle realizzazioni più significative, per comprenderne dal vero le ragioni del successo o gli eventuali aspetti problematici. Al termine del corso i partecipanti affrontano un Workshop finale che implica il confronto con una location reale di Milano, di cui studiano una ridefinizione concettuale  e progettuale. Per la prossima edizione del corso il Project Work, come per l’edizione precedente, sarà sviluppato su un edificio storico, Palazzo Montecatini, progettato da Giò Ponti nel 1951 in largo Donegani a Milano, oggi sede di Radio Monte Carlo, radio partner del corso.”

I progetti vengono poi realizzati?
“La ridefinizione è solo virtuale, vengono prodotti infatti dei concept innovativi potenzialmente realizzabili  nella location, ma il processo è completo, dai rilievi, al brief del vero proprietario- committente, all’analisi dei vincoli tecnici e giuridici, fino alla presentazione del concept finale. E’ un’esperienza concreta e completa, molto importante anche in termini di metodo e di abitudine a lavorare in team.”

Come le appare il mondo del design a Milano e in Italia?
“Il design è vivissimo e vitale e trasversale ormai a moltissimi aspetti della nostra vita, della produzione industriale intellettuale, della creatività. E’ fulcro e motore di innovazione, di valori aggiunti e di valori sostanziali diretti a migliorare funzionalmente la nostra qualità di vita, il nostro rapporto con l’ambiente e con un futuro concretamente e quotidianamente sostenibile. Milano ospita realtà importantissime sul piano internazionale, le più importanti del Sistema Design Italia, di cui POLI.design è parte integrante. L’Italia è di fatto un esempio di stile e di ricerca continua, in molti settori e può continuare ad esserlo anche e soprattutto in fasi, come quella che stiamo vivendo, di veloce trasformazione di molti settori dl mercato.”  
 
Che qualità deve avere un bravo designer per spiccare?
“Per risponderle posso riassumere le caratteristiche che noi cerchiamo nei nostri iscritti, che usufruiscono tutti di Borse di Studio e sono selezionati sulla base del curriculum e delle motivazioni. Preparazione universitaria, sensibilità, creatività, cultura e apertura al nuovo sono requisiti fondamentali chi lavora in questi settori e devo dire di vederli presenti e ben espressi negli iscritti ai nostri corsi.”

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