7th

Febbraio

Carla Fracci, icona della danza

Ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere Carla Fracci diversi anni fa e ancor prima, da bambina, quando muovevo i primi passi di danza. Con il mio tutù e le scarpette rosa che ancora conservo, emozionatissima, ero arrivata a La Scala, accompagnata da mio padre, a incontrare la mitica Carla Fracci e Rudolf Nurejev, che mio padre già conosceva.

Le avevo raccontato questo episodio dopo molti anni, quando, in occasione di una trasmissione tv, mi avevano affidato il compito di raccontare la sua storia. Lei era lì, accompagnata dal marito e agente Beppe Meregatti, sempre elegante, semplice, raffinata.

Carla Fracci è stata una delle ballerine più brave e note che il nostro Paese abbia mai avuto ed è stata la regina dei palcoscenici mondiali.

Ha costruito la sua carriera passo dopo passo, con lavoro e sacrificio, come ha anche dichiarato; padre tramviere, mamma casalinga,  ci ha lasciato a 84 anni, lasciando un vuoto incolmabile. Origini popolari, spirito tenace, ha passato una vita sulle punte e portato l’Italia nel mondo.

Carla Fracci

La pluripremiata icona assoluta del mondo della danza, nel settembre del 2020 ritirò il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana. Ha sempre dichiarato di non avere mai sognato di diventare una ballerina professionista, per lei la danza era un passatempo, un modo per dimenticare il difficile momento storico della seconda guerra mondiale. Ma poi notò qualcosa nei movimenti che era in grado di eseguire iniziò a ballare, prima per le serate della sua famiglia, e quelle di lavoro di suo padre. Fu però una amica di famiglia a riconoscere in lei il talento, e la portò alla Scala, dove entrò subito.

La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza.

Ha lavorato con il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet (oggi il noto Royal Ballet) e il Royal Swedish Ballet. Nel 1967 fu ospite all’American Ballet Theatre, poi arrivarono i ruoli importantissimi, come Giselle, La Sylphide, Giulietta, Francesca da Rimini e la Medea di Euripide. Ha ballato con Rudolf Nureyev, Henning Kronstam, Alexander Godunov e Roberto Bolle.

Un paese senza cultura e arte, senza i mezzi per fare cultura e arte, è un paese che non si rinnova, che si ferma e non ha accesso a ciò che succede in paesi più importanti, negandosi così ad un futuro vero, autentico e soprattutto libero. – Carla Fracci

Negli anni ’80 le è stata affidata la direzione del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, a metà anni ’90 è diventata membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Uno dei suoi ultimi incarichi l’ha vista come direttrice del corpo di ballo dell’Arena di Verona, poi ambasciatrice Expo nel 2015 e Assessore alla Cultura alla Provincia di Firenze. Eugenio Montale le dedicò una poesia dal titolo “La danzatrice stanca”.

Di Carla Facci mi resterà sempre un ricordo indelebile.

Di Francesca Lovatelli Caetani

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Giornalista ed esperta di comunicazione con oltre 20 anni di esperienza nel settore della carta stampata, del web, della radio e della tv, dispone di grande esperienza davanti e dietro le quinte e nel raggiungimento e superamento degli obiettivi prefissati, persegue costantemente l’eccellenza in ambito lavorativo grazie a grande energia e capacità di concentrazione. Offre un’ottima padronanza nel settore delle pubbliche relazioni, flessibilità e massima disponibilità. Vincitrice del Premio Cortina Press e News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte Ha pubblicato per il Comune di Milano un libro sullo Stadio Meazza, progetto dell’Assessorato alo Sport e al Tempo Libero Content Creator della Prima Notte dello Sport a Milano.

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