22nd

Giugno

Antonio di Lorenzo: esce “The Sweet Survivor”

È appena uscito il nuovo album di Antonio Di Lorenzo, “The Sweet Survivor”. E’ il sesto album da solista del batterista, che qui suona con alcuni maestri del jazz mondiale come Marc Ribot, John Medeski e Bruno Tommaso. E’ un disco jazz di qualità assoluta, perfetto per l’estate ’23.

Il solstizio d’estate celebra il nuovo progetto discografico di Antonio Di Lorenzo, noto batterista, percussionista e compositore pugliese. Dopo lo straordinario successo della mostra ‘Vintage Drum Show’ al Medimex di Taranto, una selezione di una delle più grandi collezioni al mondo di batterie vintage di Antonio Di Lorenzo che ha visto più di un migliaio di visitatori in quattro giorni di esposizione (tra cui illustri professionisti come Tullio De Piscopo, Marc Urselli, vincitore di numerosi Grammy Awards, Ron, batteristi in erba e non, musicofili, collezionisti, rappresentanti delle istituzioni ma anche semplici curiosi e appassionati da tutto il mondo), è appena uscito “The Sweet Survivor” per Bumps Records, il sesto album da solista del musicista e collezionista dalla carriera più che trentennale.

Il nuovo lavoro segna uno dei momenti più splendenti di questo talentuoso protagonista della scena musicale. 

Con una carriera prestigiosa in studio di registrazione e ‘on stage’ sui palchi di tutto il mondo con chi rappresenta la “Storia del Jazz”, avendo collaborato e suonato con Steve Lacy, Lee Konitz, Dave Liebmann, Marc Ribot, Bob Mintzer, John Medeski, Benny Golson, Enrico Rava, Massimo Urbani, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Franco D’Andrea, solo per citarne alcuni, Antonio Di Lorenzo, vincitore nel 2020 dell’“Universal Audio Award” e per due anni consecutivi Leone D’Argento alla Biennale di Venezia, èapprezzato anche nel circuito pop. Collabora con Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Paolo Conte, ha all’attivo più di 100 dischi, molti come leader, compone musiche per documentari e vince numerosi premi, confermando l’elezione nel 1998, nell’annuale referendum “Top jazz” della rivista Musica Jazz, a uno dei nuovi talenti del jazz italiano. 

Il disco è concepito dall’artista come un ‘concept album’ nato tra la Puglia, Los Angeles, New York e Londra durante il lockdown, probabilmente la sua opera più ‘personale’ in cui la vicenda umana si fonde con le molteplici fonti di ispirazione e l’amore profondo per la sua Puglia. Insieme a lui, alcuni suoi collaboratori storici come il fisarmonicista Vince Abbracciante e il bassistaDado Penta (i celebri The Bumps), il sassofonista Sabino Fino, ma anche altri giovani leoni come i fiatisti Cozzella, Mastropasqua, Fallacara, Paolo Daniele e le voci di Carol Comes e Vincenzo Scarafile. Oltre che i featuring di alcuni maestri del jazz mondiale come Marc Ribot, John Medeski e il Maestro Bruno Tommaso.  

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