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Luglio

Dove mangiare all’aperto a Milano in estate: dieci consigli

Dalle terrazze con vista panoramica ai giardini segreti della città, dai classici tavolini all’aperto – ora nei luoghi anche più curiosi – al profumo dei fiori che ci circonda all’ora di pranzo o di cena. Continuano i nostri suggerimenti tra i tanti ristoranti in cui mangiare all’aperto a Milano in estate. Dieci consigli che si abbinano alle cucine più diverse, da quelle più gourmet a quelle caserecce, senza dimenticare i bistrot contemporanei

Estate in città, soprattutto dopo il lungo lockdown, significa, in particolare, una cosa: pranzi e cene all’aperto. Con gli amici o con la dolce metà, in terrazza o nascosti in un cortile segreto ma immersi nel verde; in trattoria, al ristorante, tra preziose opere d’arte. Ecco altri dieci consigli #provatipervoi (qui la prima parte della nostra guida) da cercare su Google Maps: dove mangiare all’aperto a Milano in estate.

Osteria con Vista della Terrazza Triennale

Letteralmente sospesi sulla sommità del Palazzo della Triennale. Con vista su Parco Sempione e sull’affascinante skyline di Milano, da Castello Sforzesco a Porta Nuova. Siamo all’Osteria con Vista della Terrazza Triennale, soluzione romantica, perfetta per cenare da lunedì a domenica o per pranzare nel fine settimana e lasciarsi tentare dai piatti dell’Executive Chef Stefano Cerveni e del Resident Chef Salvatore Demuro. Grandi classici come l’Orecchia di elefante ma anche alcune novità, in particolare per chi ama il pesce. Calamari morbidi, barbabietola, zenzero e acetosella, Pasta mista alla napoletana con astice, pomodoro giallo e pistacchi. Oppure, ancora, Polpo e friggitelli ripieni di purea di patate. L’elegante Terrazza è aperta tutta l’estate, chiusura estiva dal 10 al 20 agosto. Qui per maggiori informazioni.

Dove mangiare all’aperto a Milano: San Filippo Neri

Si tratta di una trattoria, anzi di una “piola” – le osterie di una volta, quelle con il bar incorporato, dove prendere il quartino all’aperitivo. La trattoria San Filippo Neri si trova proseguendo lungo viale Monza (civico 220), all’altezza di Precotto. Aperta sempre a pranzo, spesso anche a cena, è un posto di quelli che non ce ne sono più. D’estate si mangia all’ombra del glicine del pergolato ampio ed esterno, un ex campo di bocce, dove ora poter gustare piatti semplici della cucina tipica milanese, quelli fatti in casa (da provare le Lasagne, ottimo anche il Risotto alla milanese). Immancabili le classiche tovagliette a quadri rosse e bianche.

Altri dieci ristoranti dove mangiare all’aperto a Milano QUI

Per gli amanti della carne (ma non solo)

Non distante dalla San Filippo Neri sorge Acquacheta, altra cartolina di una Milano che non ti aspetti. Siamo in una traversa di viale Monza (via Erodoto), il ristorante con braceria riproduce le fattezze di un casolare toscano e propone una cucina di campagna che vede protagonista la carne chianina cotta alla brace. Le influenze toscane si ritrovano quindi anche nel menu. D’estate ci si rilassa con gli amici all’aperto, nel giardino decorato dalle lanterne, sotto un pergolato di vite, ulivi e alberi da frutto.

Una chicca: all’Acquacheta c’è uno spazio riservato ai bambini, dove possono giocare in tranquillità mentre mamma e papà si godono i piaceri della carnazza.

Aimo e Nadia: Aimo e Nadia bistRo in cortile e VOCE in Giardino

Per gli appassionati dell’alta cucina, i due consigli per mangiare all’aperto riportano ad Aimo e Nadia, realtà di riferimento della cultura gastronomica italiana. Aimo e Nadia bistRo apre Aimo e Nadia bistRo in cortile, nello splendido cortile della Galleria Rossana Orlandi. VOCE Aimo e Nadia apre invece Voce in Giardino, nella cornice del Giardino di Alessandro Manzoni.

Il primo, bistRo in cortile, è accolto nel cortile della Galleria Rossana Orlandi, un eden cittadino, un tempo ritrovo di artigiani e bottegai, di Napoleone e di Leonardo. L’eccellenza e l’alta gastronomia di Aimo e Nadia e le proposte del giovane chef Lorenzo Pesci si assaporano circondati dal design e dalla natura. Qui per le prenotazioni.

VOCE in giardino permette invece di riscoprire il Giardino di Alessandro Manzoni, tra le Gallerie d’Italia e l’antica Casa del Manzoni. Un angolo verde tra le sculture di arte contemporanea di Miró, Pomodoro e altri ancora. La location perfetta per poter godere di pranzi e cene indimenticabili preparati dalla brigata di VOCE, ma anche di drink e aperitivi del cocktail bar, la “finestra sul giardino” affidata a Filippo Sisti. Qui per le prenotazioni.

Mangiare all’aperto a Milano all’Emporio Armani Giardino

Anche l’Emporio Armani Caffè e Ristorante apre il suo Emporio Armani Giardino, estensione all’aperto del
locale sulla piazza milanese a due passi da Montenapoleone. Aperto da colazione e fino a tarda sera, qui si può anche fare l’aperitivo circondati e protetti dalle fioriere dorate. Nel menu estivo, creato dall’Executive Chef Ferdinando Palomba, anche i Ravioli di granchio reale tra i primi e la Cernia con erbe aromatiche e salsa al limone tra i secondi. Qui per maggiori informazioni.

Dry: pizza e cocktail in Viale Vittorio Veneto

Mangiare all’aperto d’estate a Milano significa, anche, ritrovarsi in Viale Vittorio Veneto 28, nell’ampio
dehors di Dry Milano a pochi passi da porta Venezia (la sede storica di via Solferino rimane invece chiusa fino a settembre). Qui si possono gustare le creazioni degli chef pizzaioli Lorenzo Sirabella e Tymur Isayev, guidati da Andrea Berton. Tra le pizze consigliate, Mediterranea: fiordilatte, alici, olio al prezzemolo, scorza di limone di Sorrento IGP, pangrattato al timo, crema di aglio e peperoncino.

Per un brindisi, ci pensa Federico Volpe e la squadra di barmen. Tra i signature cocktail spicca lo 018,
con Ketel One Vodka, Del Maguey Crema De Mezcal, succo di arancia acidificato, “Pummarola Jam”, sorbetto di mango e passion fruit.

Mangiare all’aperto a Milano sulle sponde del Naviglio Martesana

Tipografia Alimentare – via Dolomiti, zona Turro – ha aperto le sue porte qualche anno fa per affermarsi poi, in breve tempo, e diventare un punto di riferimento a Milano per l’aperitivo, la colazione del fine settimana, il bere e mangiare bene anche a pranzo e a cena. Si tratta di una vineria naturale dove si respira artigianalità, scoprire e degustare prodotti naturali di nicchia e di qualità. D’inverno ci si siede tra i banchi di scuola ma nell’estate post lockdown si brinda all’aperto nel nuovo dehors proprio sulle sponde del Naviglio Martesana. Non si può dire di esserci già stati.

Aperitivo d’estate a Milano: cinque soluzioni originali QUI

Che sensazione di leggera follia…

…sta colorando l’anima mia. Comincia così Innocenti evasioni di Battisti, Innocenti evasioni come il raffinato ristorante non distante da zona Ghisolfa. L’alta cucina e le creazioni stellate dello chef Tommaso Arrigoni si gustano a luce soffusa, in un raffinato giardino zen. Un mondo sospeso dove eleganza, armonia e gusto convivono in un delicato equilibrio. Qui per saperne di più.

Le Biciclette Art Bar e Bistrot

Originale e curiosa la soluzione per l’estate delle Biciclette, Art Bar d’ispirazione internazionale non distante dalla Darsena e a due passi dalle Colonne di San Lorenzo. Via Torti, su cui affaccia il locale, diventa strada a velocità ridotta (30 km/h), e Là dove c’erano le automobili in sosta ora ci sono i tavolini per mangiare all’aperto e per l’aperitivo con gli amici.

A controllare il traffico e promuovere il divertimento, naturalmente, Il Ghisa (“il vigile” in dialetto milanese), un
cocktail estivo a base di tequila e cedrata con crusta di sale nero delle Hawaii, a ricordare il colore nero del loro elmo.

Mangiare all’aperto a Milano al Grand Hotel Osteria

Il giardino, il pergolato ricoperto dal glicine, il campo delle bocce. L’atmosfera è vintage e retro, autentica, piena di storia, quella di un tipico locale dei primi del Novecento – era El Gandin, rinomato per la sua terrazza, dove si ballava – e dalla cantina con più di settecento bottiglie. La cucina tipica lombarda dell’osteria, con qualche tocco contemporaneo, completano la piacevole esperienza estiva al Grand Hotel Osteria di via Ascanio Sforza.

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