La Lombardia e Milano all’avanguardia nella tutela dell’ambiente. Occorrerà però operare in deroga. Nell’ambito dei “Talk Ambiente” tenutosi recentemente a Rimini, abbiamo partecipato all’appuntamento Ecomondo 2022 e al nuovo progetto L’Italia che Ricicla, con focus sul Tessile, che hanno visto protagonisti Elisabetta Perrotta, padrona di casa, Andrea Fluttero Presidente UNIRAU e Lucia Lo Palo, esperta di ESG. Particolarmente efficace anche la presenza di SNPA Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
Ecomondo è l’evento di riferimento in Europa e nel Mediterraneo per l’innovazione tecnologica e industriale nel settore della green and circular economy. “Nella nostra azienda” dichiarava Lucia Lo Palo durante il suo interessante intervento “siamo sempre stati molto attenti all’ambiente e da tempo abbiamo intrapreso la strada della “virtuosità”, del green, utilizzando materiali totalmente compatibili con l’ambiente”.
Ma non basta: secondo Lucia Lo Palo “il rispetto”, come categoria assoluta, è la parola chiave per uscire dalle contraddizioni di uno sfruttamento del creato da parte delle ragioni del profitto fine a se stesso. Occorre una nuova visione ‘umana’ per demonizzare l’individualismo delle persone e delle nazioni; occorre guardare alla centralità della persona e in particolare dei bambini. “Non ci stancheremo mai di ripetere che i bambini sono il nostro futuro. Non è un mantra retorico, ma una nostra profonda convinzione. I giovani sono l’eredità del nostro umano passaggio, la loro educazione è il nostro punto cardine, seguirli e proteggerli è la nostra priorità assoluta. Sono per noi la chiave di volta per un restart, un nuovo umanesimo europeista che sulla strada tracciata da De Gasperi, Schuman e Adenauer, restituisca speranza ai nostri sogni”.
Operare in deroga, secondo SNPA
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente sostiene con forza che il vincolo determinato dalle autorizzazioni ambientali, percorso giuridicamente e amministrativamente complesso, rischia di essere incompatibile in termini di rapidità di intervento con le urgenze connesse all’attuale crisi energetica. Occorre creare percorsi amministrativi “rapidi” e giuridicamente sostenuti, se necessario, anche da provvedimenti legislativi ad hoc per poter fare eccezione a quanto è stabilito, ovvero operando in deroga. Se però il diritto della collettività alla disponibilità di energia elettrica e di altre fonti energetiche essenziali è di immediata percezione, la sua affermazione anche a costo di deroghe potrebbe determinare un arretramento sul fronte di altri diritti, di pari dignità, quali quelli di un ambiente pulito e salubre
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