Coppie Lgbt- E’ partito da Milano il caso al centro del dibattito politico dell’ultima settimana. Tutto è esploso con la circolare diretta ai prefetti del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella quale, sottolineando lo stop della Cassazione alle trascrizioni dei certificati dei figli di due padri nati all’estero con maternità surrogata, ha sollecitato a “fare analoga comunicazione ai signori sindaci, al fine di assicurare una puntuale e uniforme osservanza degli indirizzi giurisprudenziali espressi dalle Sezioni Unite negli adempimenti dei competenti uffici”.
Nella circolare trasmessa dal prefetto di Milano Renato Saccone, però, non ci si limitava alle indicazioni del governo sui bambini nati da maternità surrogata all’estero. Veniva infatti sollecitata l’amministrazione Sala a interrompere i riconoscimenti dei figli delle coppie Lgbt nati in Italia, riservandosi di dare indicazioni su quelli nati all’estero. Nella circolare si legge infatti che: “È stato effettuato, da parte di questa Prefettura, un approfondimento relativo alle iscrizioni e alle trascrizioni degli atti di nascita, riportanti dati di genitori dello stesso sesso. Alla luce del divieto per le coppie composte da soggetti dello stesso sesso di accedere a tecniche di procreazione medicalmente assistita, il solo genitore che abbia un legame biologico con il nato può essere menzionato nell’atto di nascita che viene formato in Italia. Parimenti esclusa è la trascrizione di atti di nascita formati all’estero riconducibili alla fattispecie della maternità surrogata, attestanti il riconoscimento di filiazione nei confronti del genitore d’intenzione, privo di legame biologico col minore”.
Inutile dire che questa circolare ha scatenato la reazione del sindaco Beppe Sala che ha promesso di date battaglia sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie Lgbt+ e dei loro figli. Levata di scudi anche dalla società civile che è scesa in piazza con una manifestazione per le vie di Milano lo scorso sabato e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, della nuova segretaria del Pd Elly Schlein.
Di Antonello Leo
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