“Milano ad Acquarello”, “Notthing Hill Milanese”, “Burano Lombarda”, sono tanti i nomi che il quartiere tra via Lincoln e via Franklin si è guadagnato nel tempo.
Si tratta di un complesso di circa 40 villette dalle tinta pastello giallo, verde, azzurro, viola, arancione, tutte con il proprio giardino annesso.
La storia della Milano “Ad Acquarello” inizia fine 1800, conseguentemente allo smantellamento dell’ex stazione ferroviaria di Porta Tosa, che sorgeva proprio in quella zona.
A quel punto la società Edificatrice Abitazioni Operaie decide di acquistare quel lotto di terreno per la costruzione di case destinate agli operai della zona di Porta Vittoria.
All’epoca non esistevano le “case popolari” è quella zona era stata pensata come “economicamente accessibile”.
Gli abitanti della zona iniziarono ad abbellire le loro case tinteggiandole con colori diversi, a volte stravaganti.
Successivamente il progetto naufragò e restò limitato a Via Lincoln fino a quando la società Edificatrice Abitazioni Operaie non decise di vendere tutte le villette, che oggi risultano non solo essere private, ma anche soluzioni di incredibile pregio nel pieno centro storico di Milano.
Di Letizia Dehò