Originariamente Torre Littoria, la Torre Branca è una costruzione in acciaio realizzata nel 1933 su progetto dell’architetto Giò Ponti e situata all’interno del Parco Sempione a Milano.
Con i suoi 108,60 metri di altezza è la decima struttura accessibile più alta della città dopo la Torre Unicredit, Torre Isozaki, Palazzo Lombardia e altre.
La Torre Littoria fu commissionata dal Comune di Milano che, per volontà di Mussolini, incaricò nel 1932 l’architetto Giò Ponti e gli ingegneri Chiodi e Ferrari della redazione del progetto di una torre littoria nel Parco Sempione di Milano.
L’opera fu terminata nel 1933 in sole “68 giornate lavorative” e inaugurata il 10 agosto dello stesso anno in occasione dell’apertura della V Triennale di Milano.
L’altezza della torre fu limitata a 108,6 metri dal volere di Mussolini, che sostenne, il 28 ottobre 1932, che “non si può superare il divino con l’umano”, riferendosi all’altezza della Madonnina.
Nella sua configurazione originale la torre, nella sua sommità, aveva un piccolo ristorante che ospitava dodici tavoli e la cucina e sopra di esso un piccolo belvedere.
Sulla cima era installata una lanterna dotata di un potente faro luminoso girevole. Nel 1939 sul tetto, al posto della lanterna, fu installato dall’EIAR un sistema trasmittente per la nascente radiovisione (l’attuale televisione).
A partire dalla Seconda Guerra Mondiale cominciò ad essere trascurata, per poi venire dichiarata inagibile e chiusa ufficialmente nel 1972. Diciotto anni dopo l’edificio è stato acquisito dalla nota distilleria Branca, che ha operato un risanamento della struttura. La torre è tornata visitabile nel 2002, spostando per motivi di sicurezza il ristorante-bar dalla sommità alla base, in una nuova struttura ricoperta da una vetrata, che oggi ospita il rinomato locale JustMe Milano, che porta la firma di Roberto Cavalli.
Oggi la torre è utilizzata unicamente a scopo panoramico, oltre a ospitare alcuni ripetitori per servizi radio. Nelle giornate terse, dalla piattaforma situata in cima alla torre, è possibile ammirare non solo l’intero profilo di Milano, ma anche buona parte della pianura lombarda, Alpi e Appennini.
Di Annachiara De Rubeis
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