Consonno (Cunsònn in dialetto brianzolo) è una frazione del comune di Olginate, in provincia di Lecco, al quale fu annesso nel 1928, anche se le prime notizie del borgo risalgono a una pergamena del 1085 che chiamava il luogo Cussono.
Viveva di agricoltura, poi dopo la seconda guerra mondiale molti abitanti si trasferirono a valle per lavorare nelle fabbriche e a Consonno rimasero circa 60 persone.
Il borgo e i circa 170 ettari tra boschi e campi che lo circondano erano di proprietà della “Immobiliare Consonno Brianza”, posseduta dalle famiglie Verga e Anghileri, fino all’8 gennaio 1962 quando l’industriale Mario Bagno la comprò per la somma di 22.500.000 lire.
Il suo progetto era quello di creare una sorta di Las Vegas brianzola e per farlo iniziò a costruire la strada che collega Consonno ad Olginate. Promise ai pochi abitanti rimasti case e lavoro, turismo e trasformazione, lasciando integre soltanto la Chiesa di San Maurizio, la canonica, una casa adiacente e il piccolissimo cimitero.
Gli abitanti se ne andarono lasciando il borgo disabitato. Ma, in seguito all’edificazione degli anni Sessanta e Settanta del XX secolo per la creazione della “città dei balocchi” e a una frana nel 1976, è diventata una città fantasma. “A Consonno il cielo è più azzurro“, recitavano gli striscioni di benvenuto di chi, varcata la porta d’entrata con due armigeri medioevali fantocci in posizione di guardia, saliva all’improbabile minareto. Consonno è un mix di luogo futurista e sogno stile Las Vegas.
Negli Anni Sessanta, un imprenditore senza scrupoli acquistò l’intero luogo, che venne demolito per creare una vera e propria città del divertimento, con edifici commerciali, galleria con minareto, appartamenti per vacanze, castello medievale, pagoda, albergo lusso.
Ma il sogno dell’imprenditore, un aristocratico molto ricco, durò poco, a causa della crisi degli Anni 70 che sottrassero i turisti allo svago sfrenato, in più ci mise lo zampino la natura e una frana cadde, nel 1976 sulla strada d’accesso al paese, lasciandolo isolato.
Da quel momento Consonno iniziò il suo decadimento, diventando disabitato e luogo prediletto da rave party, come l’ultimo nel 2003 , che ha praticamente distrutto tutto quello che ne era rimasto.
Bagno tentò di rilanciare Consonno: ricostruì la strada, ma i turisti non tornarono, e fece costruire una casa di riposo per anziani aperta riconvertendo l’Hotel Plaza, ma la struttura non ebbe successo e fu chiusa nel giugno del 2007.
Ed è proprio del 2007 il Rave Party Summer Alliance organizzato illegalmente proprio all’interno delle strutture di Consonno, riempita, da quel momento anche di graffiti.
Ma Consonno ha un’associazione di ex abitanti che promuove la zona in particolari periodo dell’anno. Ogni domenica Consonno prende vita e il Bar De La Spinada si popola dalle 10.00 alle 19.00.
Questo è l’unico giorno in cui Consonno è raggiungibile in auto ed è una buona occasione per visitarlo con calma e in compagnia. All’interno del bar si trovano alcune foto di com’era il borgo prima della sua distruzione e, a volte, è possibile ascoltare i racconti dei vecchi abitanti.
A Pasquetta davanti alla Chiesa di San Maurizio viene allestito un mercatino con oggetti di artigianato, prodotti tipici della zona di Lecco e vengono organizzati eventi per tutta la giornata.
Ogni 22 Settembre si celebra la festa di San Maurizio, santo patrono di Olginate a cui è dedicata la Chiesa di Consonno.
Ogni anno ad inizio Ottobre, poi, c’è la Burrolata, l’evento forse più famoso di Consonno, tra banconi di castagne e buon vin brulè.
Consonno è stato teatro anche del Nascondino World Championship, un vero e proprio torneo mondiale di nascondino, tra centinaia di persone da ogni angolo del Mondo che prendono parte ad uno dei giochi più belli.