10th

Febbraio

Un San Valentino perfetto

Aprea, Ronin o Brutto Anatroccolo? Tre opzioni per un San Valentino perfetto. Ogni anno, a San Valentino, la stessa storia: sembra lontano anni luce, poi in un attimo è vicinissimo e non sai mai dove portarla/o. Perché sarà una festa “consumista”, sarà banale, sarà quel che vuoi, ma è la festa degli innamorati è perfetta per tanti. Per chi? 

E’ ovvio: per chi ha qualcosa da farsi perdonare, per chi vuol stupire e pure per chi semplicemente ha voglia di scoprire un posto nuovo in cui mangiar bene rilassarsi.

 

Chi cerca uno stellato che stupisce ma guarda pure alla tradizione, può senz’altro scegliere una bella novità decisamente scenografica: 

Ristorante Andrea Aprea, aperto dal giovane chef in Corso Venezia presso la Fondazione Luigi Rovati. Ha pure un design decisamente ricercato. Il menù parte da 160 euro a persona (vini esclusi), ma c’è anche un meno impegnativo bistrot. 

San Valentino

Chi ama la cucina orientale può invece puntare tutto su Ronin (nella foto), un intero edificio dedicato alla cucina giapponese che si chiama quel bel film con Jean Renò, in Via Alfieri. Al piano terra c’è un’osteria irriverente con listening bar per godersi i vinili di cui i giapponesi sono maniaci. Al primo piano il ristorante vero e proprio, in cui “la parola fusion” è bandita e si può, finalmente, andare oltre sushi e poke (100 – 150 euro a persona, vini esclusi). Si sale di un piano ed eccoci da Madame Cheng, un karaoke & cocktail bar tra il kitsch e raffinato… 

A chi invece sogna un San Valentino alternativo, consigliamo una cena al volo al Brutto Anatroccolo, in Via Torricelli, di fronte all’ingresso artisti dell’Auditorium di Milano. La cucina è casalinga, i piatti hanno prezzi da urlo, compresa la classica cotoletta. Rilassarsi è un attimo. Anche a San Valentino. Non badate troppo alle recensioni negative, arrivano quasi sempre da chi non è riuscito a mangiare qui, visto che nel weekend non prende prenotazioni.

Di Lorenzo Tiezzi

Puoi anche leggere C’era una volta la Milano da Bere… che però c’è ancora

Avatar photo
- Published posts: 57

Da oltre vent'anni Lorenzo Tiezzi scrive come freelance su testate di riferimento come Gazzetta.it, GQ, Uomo Vogue, Il Brescia, Bargiornale, Max, Urban, Milano Da Bere, Fashion Magazine, Musicgel, ReWriters (…). Se oggi il suo blog AllaDiscoteca.com è molto seguito da chi ama musica, lifestyle e divertimento, in passato come editore ha pubblicato il free press universitario Mania Magazine e Lo Sport, quotidiano sportivo gratuito. Fiorentino, classe 1972, dopo diversi anni a Torino si è laureato al DAMS di Bologna nel 1996 in Musica, conseguendo anche diversi esami in comunicazione e sociologia. Dopo alcuni master post laurea ed aver lavorato a lungo come direttore di palco a Milano (Orchestra Verdi, Teatro Lirico, Auditorium), a fine anni ’90 è tornato nella sua Firenze per collaborare con la tv musicale TMC2. Trasferitosi a Brescia all’inizio degli anni 2000 per comunicare l’attività di Media Records (storica casa discografica dance), da allora collabora con tante realtà diverse, soprattutto come PR / ufficio stampa. Oggi l'attività della sua agenzia ltc - lorenzo tiezzi comunicazione (lorenzotiezzi.it) spazia tra turismo, intrattenimento, musica e molto altro. Musicista, è anche ultra trail runner (ha completato, tra gli altri, l'Adamello Ultra Trail, 167 km e 11.500 metri di dislivello), tifoso viola e fanatico di ogni sport. In gioventù ha insegnato a nuotare a migliaia di bambini, oggi ci prova un po’ con musica, sport e inglese con la figlia Penelope (classe 2011)… che ovviamente si interessa più a Instagram & simili.

Comments are closed.