11th

Dicembre

Silenzio, parla la Critica Americana

Fine anno si avvicina, è tempo di bilanci. Dopo le premiazioni di European Film Award, che hanno decretato il successo di Gomorra e del cinema di denuncia, è toccato ai critici d'Oltreoceano chiudersi metaforicamente in camera di  consiglio e decretare il meglio dell'annata cinematografica. Negli States i verdetti si sono divisi tra East Coast e West Coast: il New York Film Critics Circle ha detto la sua, come pure la Los Angeles Film Critics Association.

LATTE CINQUE STELLE – Milk. Questo il titolo più bello visto su grande schermo per
il circolo della critica cinematografica della Grande Mela. Se da noi in Italia I segreti di Brockeback Mountain è stato trasmesso con qualche “aggiustatina” (tagliate un paio di scene nonostante il film fosse in onda in seconda serata e francamente c'era comunque poco di censurabile…), in America è ancora un storia gay a colpire l'immaginario della critica. Firmato da Gus Van Sant, interpretato da Sean Penn (è praticamente certa almeno la sua nomination all'Oscar), Milk è la vicenda biografica di di Harvey Milk, uomo politico nella San Francisco del '78 apertamente gay, in prima fila per i diritti degli omosessuali, ucciso da un fanatico omofobo. E ancora, New York elegge miglior film in lingua straniera 4 mesi, 3 settimane 2 giorni, miglior regista Mike Leigh per Happy go Lucky e l'interprete della sua ottimistica pellicola, Sally Hawkins, miglior attrice. Infine, miglior film d'animazione è Wall – E.

WINNING IN L.A. – Il robottino creato da Disney – Pixar strappa il maggior riconoscimento conferito
dalla Los Angeles Film Critics Association. E' Wall – E il miglior film di tutto il 2008 secondo i critici californiani che abbattono così la separazione tra pellicola animata e “tradizionale”. Parabola dei più nobili aspetti dell'animo umano, incarnati paradossalmente da un robottino, condanna della condotta autodistruttiva, viziata e barbara della civiltà umana, Wall – E ha conquistato tutti fin da subito. C'è chi lo giudica il miglior prodotto della casa cinematografica, chi il degno erede di E.T., intanto questo premio avvalora la dicitura “da vedere” alle ottime recensioni già ricevute. Robot a parte, anche Los Angeles convalida il valore di Milk, nominando Penn miglior attore, lancia poi Heath Ledger versol'Oscar postumo come miglior interprete non protagonista per Batman – The Dark Knight e promuove miglior film in lingua straniera Still Life, Leone d'oro a Venezia 2006, evidentemente arrivato con gran ritardo negli U.S.A. I critici di L.A. si dissociano dai colleghi della East Coast sul nome del miglior regista, eleggendo il Danny Boyle di The Millionaire. A questo punto i grandi appuntamenti con i prossimi “award” di peso sono quelli con i Golden Globe (le cui nomination saranno espresse giovedì 11 dicembre, premiazioni previste per l'11 gennaio prossimo) e, a febbraio, quelli con i famigerati Oscar.

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