All’ombra di Leonardo. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi, la preziosa mostra della Reggia di Venaria organizzata con l’importante partecipazione dei Musei Vaticani, è prorogata fino al 3 settembre 2023.
Un’occasione imperdibile per compiere un viaggio all’interno di alcune fra le più importanti cerimonie papali, ospitate in ambienti solenni impreziositi da straordinarie opere d’arte, legate a nomi di Leonardo e Raffaello. Arazzi, quadri, incisioni ed oggetti raccontano una storia che affonda le sue radici lontano nel tempo, immergendo il visitatore in un mondo di tradizioni e antichi riti della Chiesa Romana.
La storia che si racconta è legata ad un arazzo raffigurante l’Ultima Cena di Leonardo, donato nel 1533 dal re di Francia Francesco I al pontefice Clemente VII.
Nella preziosa opera, realizzata dopo il 1516 e interamente tessuta in oro e seta, l’Ultima Cena milanese è trasposta con assoluta fedeltà, ma con un’importante variazione. Lo sfondo – che nell’originale è quasi un’astrazione – diviene un’architettura rinascimentale: come se l’Ultima Cena si svolgesse alla corte di Francia, dove Leonardo visse dal 1516 al 1519, ed è ormai opinione di molti che il cartone dell’arazzo, su cui fu poi effettuata la successiva tessitura, sia stato realizzato in Francia sotto la supervisione dello stesso Leonardo.
All’ombra di Leonardo: come decisero di utilizzare l’arazzo i pontefici
Quando lo ebbero nelle loro collezioni, i pontefici decisero di utilizzare l’arazzo per alcune delle più importanti e suggestive cerimonie religiose della corte papale, in particolare nella Lavanda dei Piedi.
Qui il panno leonardesco intrecciò la sua storia con un altro arazzo, di grande rilievo e bellezza, anch’esso esposto in mostra: quello per il dossale del baldacchino papale, realizzato sempre per Clemente VII dagli allievi di Raffaello, che avevano lavorato con il Maestro nelle celeberrime Stanze Vaticane e nelle Logge del palazzo.
A quarant’anni di distanza dalla sua ultima esposizione l’imponente baldacchino, realizzato nella stessa manifattura brussellese da cui uscirono i famosi arazzi di Raffaello della Cappella Sistina, verrà ricostruito in mostra, munito della sua copertura impreziosita dai suoi pendenti di straordinaria bellezza.