28th

Novembre

Shambala, che relax!

Il sashimi sposa lo shiatsu. Allo Shambala, esotica oasi dal nome evocativo e suggestivo, che in sanscrito significa “fonte di felicità”; nella dottrina tibetana fa chiaro riferimento a un regno mitico e pacifico, simbolo della purezza del mondo; e a Milano si rivela uno spazio defilato dal traffico cittadino. Una locanda asiatica dove il calore del legno incontra luci soffuse, profumi d'oriente, evanescenze di tende e buddha occhieggianti fra i bambù. Un luogo capace di condurre la mente lontano. Anche da stress e stanchezza. Soprattutto il martedì sera, quando dalle 19.30 alle 24, gli assaggi intrecciano i massaggi firmati da due operatori professionisti dell'Associazione Il Mandala. L'importante è prenotare (chiamando direttamente il ristorante) per tempo il trattamento, che ha una durata di venti minuti e un costo di soli 10 Euro.

E così, fra un'insalata di mango e gamberi, una rosa di salmone e un branzino al vapore in foglia di banano, ci si può concedere il lusso di una parentesi di benessere. In menu? Il massaggio thai, mix di stretching, compressioni, digitopressioni e posizioni yogiche, in grado di eliminare le tensioni, liberare l'energia, migliorare la flessibilità e alleviare i dolori cervicali. Favorendo la serenità interiore. E ancora, il massaggio posturale, in cui delicate manualità si uniscono a calmanti esercizi respiratori; e leggere pressioni shiatsu completano vibrazioni e scivolamenti lungo la schiena, nonché lente manipolazioni sulle gambe. Per rimettere in linea la colonna vertebrare e donare la tranquillità mentale. Infine, la riflessologia plantare che, attraverso la stimolazione di specifici punti del piede, va a ricreare la naturale armonia fisica e spirituale. Fondamentale per un perfetto stato di salute.

Trattamenti olistici, che onorano tecniche, discipline e tradizioni diverse. Come, del resto, fa pure la culinaria proposta dello Shambala, in quella sua piacevole fusione di gusti speziati e di aromi delicati, di sapori tailandesi e di nuance giapponesi, passando per sfumature vietnamite. E come fanno anche i cocktail (a 8 Euro) figli del tè e del sakè, serviti durante l'aperitivo del martedì (dalle 19). Da provare? L'Hindoo, a base di lime, menta, zucchero, vodka e tè verde; il Ginger Martini, con succo di lime, zenzero, zucchero, vodka e sakè; l'Asian Mary, con succo di pomodoro, soia, wasabi, lime, noce moscata e sakè; e il Caipisakè con frutta fresca. Per sorsi di relax.

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