Una volta era una fermata ferroviaria sulla tratta urbana Cadorna-Bovisa, linee per Asso e Saronno. Ora è un moderno ristorante, inaugurato da poco. Parliamo della Vecchia Bullona, la stazione in via Piero della Francesca, nella zona nord della città, abbandonata dal 2003.
L’imprenditore Pino Scalise che già, nella stessa via, ha convertito una chiesa sconsacrata in un locale di successo come il Gattopardo Café, l’ha trasformata in un luogo raffinato, dove si mangia pesce e si può stare seduti al bancone di un elegante bar. E dove, a tarda sera, si può anche ballare.
Con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città di Milano, il manager ha operato un restauro conservativo, nel rispetto della storia della struttura, realizzata in stile liberty nel 1929 al posto di una cascina da cui ha preso il nome.
Lo spazio è enorme, con due sale da 150 coperti totali. Un grande lampadario sovrasta la prima sala, divisa dalla seconda con due banconi speculari. Uno è dedicato al bar, dove si può gustare un aperitivo a base di cocktail con assaggi, l’altro al pesce crudo e al coquillage, serviti a vista.
Entrambe le sale sono decorate con opere d’arte, a ricordare che qui si possono anche tenere esposizioni. Al centro spicca una scultura di Arnaldo Pomodoro, alle pareti si possono invece ammirare opere di Lucio Fontana, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi.
In menu, solo pesce: dal crudo, come il plateau di molluschi e crostacei, al caldo del King Crab e dello spaghettone al caviale. Prezzo medio di circa 80 euro. A una certa ora, il ristorante cambia pelle e diventa un locale dove si può ballare. Succede grazie alla musica selezionata di Ben dj, che propone una deep house all’inizio molto morbida, poi in crescita di ritmo e volume dopo cena. E si scatena la festa.
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