Terrazze, giardini, dehors, cortili, bocciofile, dal centro città (piazza Duomo) all’hinterland, in aperta campagna. Dieci ristoranti dove mangiare all’aperto a Milano e perfetti per l’estate
Ti porto a cena con me (Giusy Ferreri, Sanremo 2014, ascolto consigliato), sì, ma dove? Con l’arrivo della bella stagione, con la voglia di stare di nuovo insieme a parenti e amici, con i nuovi filtri di Instagram tutti da sfoggiare, quello che ci serve è un posto in cui poter stare seduti fuori. Terrazze, giardini, vivai, dehors, cortili, non vediamo l’ora di condividere con voi una lunga serie di ristoranti dove mangiare all’aperto a Milano. Ecco i primi dieci.
U Barba
Siamo in via Decembrio, non distanti dalla metropolitana LODI T.I.B.B. Un’osteria genovese con campo di bocce annesso al giardino. La veranda esterna è pittoresca, i particolari che abbelliscono il locale sono delle vere chicche artistiche rigorosamente legate alla regione ligure (come un poster dei Ricchi e Poveri, per dire) e le trofie al pesto sono deliziose. Da provare anche la farinata, i frisceu (frittelle) di baccalà, le immancabili acciughe ripiene. Considerando le difficoltà per raggiungere la Liguria in questo periodo da Milano, in autostrada, un pranzo la domenica da U Barba potrebbe essere un buon compromesso. Prenotazione consigliata.
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Ristoranti all’aperto a Milano: Capoverde
Mangiare a pranzo o a cena nel mezzo di un vivaio. Tra un’ortensia e una piantina di basilico, in una storica serra dove i tavoli sono immersi tra piante tropicali e piante grasse. Capoverde è un progetto solidale in via Leoncavallo, di giorno vivaio, di sera suggestivo ristorante incastonato nella splendida cornice, scriverebbero i più banali (manca il mare cristallino, altrimenti la combinazione sarebbe perfetta). Per niente banale, però, l’ambientazione. Originale il posto, buona la cucina (sia ristorante sia pizzeria), tra le pizze consigliamo Il nostro amico Peppe, con Salsa di pomodoro, mozzarella, melanzane grigliate, parmigiano reggiano.
Spirit de Milan
Non si può non essere mai stati allo Spirit de Milan. Ci troviamo in via Bovisasca, 1500 metri quadrati post industriali che possiamo definire come la cattedrale in cui si incontrano la cultura e la musica swing, la passione per il vintage, la cucina della tradizione milanese. Piatti serviti sulla tovaglia a quadri che ricordano quelli del pranzo della domenica a casa della nonna. Una volta arrivati qui, dopo lo stupore iniziale provocato dal fascino del cortile esterno, bisognerà aspettare la Mariuccia o l’Ambroes che vengono ad accoglierci e ad accompagnarci al tavolo prenotato. La sera si può sostare per assistere ai tanti eventi swing & blues.
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I dehors di Giacomo Milano
Endroit freschi e di tendenza, intimi, lussuosi. Come la terrazza all’aperto del Ristorante Giacomo Arengario, che si affaccia su piazza Duomo e dove rilassarsi all’ora di pranzo o per l’aperitivo con gli amici. Cosa scegliere? Tra i piatti della cucina di Giacomo, lo Spaghetto al pomodoro, la Cotoletta, la Bomba, per dessert, per i più golosi. Nuovi miscelati a bassa gradazione alcolica, perfetti dunque per l’estate, sono invece i drink suggeriti per l’happy hour.
Tra i ristoranti all’aperto a Milano segnaliamo anche il piccolo giardino da Giacomo Rosticceria (via Sottocorno, zona Cinque Giornate). Un angolo all’aperto più nascosto, tra la vite e le delizie della rosticceria, Lasagne alla bolognese, Pollo allo spiedo francese con patate al forno e così via.
La stagione estiva di Terrazza Palestro
La panoramica terrazza da poco rinnovata e il ristorante al quarto piano del Centro Svizzero di Milano finalmente riaperti ci permettono di vivere un momento di relax ammirando, dall’alto, i giardini Indro Montanelli. Dalla pausa pranzo al volo alla cena a lume di candela, fino all’aperitivo tra le piante di alloro e gelsomino. Da provare i Ravioli fatti in casa ripieni di gamberi rossi di Sicilia, ricotta e spinaci con salsa di datterini. Per l’happy hour (dalle 18.30) suggeriamo il Roof Garden: Botanical Spirit, gin, ginger beer, lime, salvia, assenzio e cardamomo. Per tutta l’estate Terrazza Palestro apre anche la domenica per cena e per l’aperitivo. Sempre in funzione, infine, il servizio di take away e di delivery.
Shambala: l’incantevole giardino tra i ristoranti all’aperto a Milano
Via Ripamonti 337. Si tratta di una locanda asiatica dai grandi alberi e dalle atmosfere fusion, con un giardino perfetto anche per il brunch della domenica con piatti golosi serviti al tavolo. Profumi e sapori asian fusion, thai e vietnamiti, tra salici contorti, canapa, piante di bambu e una fontana. Tra le delizie dello chef da provare a pranzo o a cena non può mancare il Pad Thai, il classico piatto di noodles di riso saltati in padella con uova, verdure e arachidi, nelle versioni di pesce, pollo o vegetariana. Prenotazione consigliata.
Cene gourmet e aperitivi di pesce All’Origine
Il ristorante All’Origine (via Lamarmora 36) amplia il suo dehors per introdurre un inedito aperitivo ad alta dose di seduzione: ostriche, pesce crudo e chicche gourmet del talentuoso chef Fabio Titone. Ampia la selezione di vini anche per chi desidera cenare. In questo caso, tra le proposte, da provare la Selezioni di crudi di pescato oppure, tra i primi piatti, il Risotto Vialone Nano alla milanese con ostriche e Franciacorta.
I ristoranti all’aperto a Milano per chi ha voglia di specialità nippo-brasiliane
Si scrive Bomaki ma si legge “originali bontà nippo-brasiliane che si trovano ovunque a Milano”. L’uramakeria si trova in corso Sempione, in Garibaldi, Marghera, Porta Romana, City Life e da poco anche in via Melzo, Porta Venezia. Tra le novità, i salgadinhos come il Pastel ripieno di carne di manzo o i croccanti Coxinha, bocconcini di pollo e verdure. Naturalmente, da provare, oltre trenta uramaki del menu e i burritos in stile jap. Sempre aperto a pranzo e a cena, attivo anche il servizio di delivery.
Un caffè al museo: ecco dove andare
Un giardino Particolare in Porta Romana
Non distante dai Bagni Misteriosi e dal Teatro Franco Parenti si nasconde Particolare, elegante ristorante dalla tradizione mediterranea con un giardino esterno dall’atmosfera conviviale, dove poter fare anche l’aperitivo. Menu a base di pesce, per la maggior parte, con delle piacevoli sorprese. Allo chef piace stupire e contaminare. Da provare, a pranzo, il Polpo tre cotture, patata viola, olive taggiasche, acciughe cantabriche e pomodorini confit oppure i Paccheri di Gragnano cacio e pepe, fave, guanciale, menta.
Un grande classico: Al Garghet
D’inverno tra paralumi di stoffa, camino, pianoforte, d’estate un fiorito giardino che si sussegue alle verande, ai dehors esterni e ai gazebo che sembrano appena dipinti da Bert (Dick Van Dyke) in quella famosa scena di Mary Poppins dove si salta nei disegni per raggiungere scenari animati e a dir poco fantastici. Dove mangiare bene e dove ascoltare il gracidare delle rane, il Garghet, appunto.
Questa intima trattoria è un punto di riferimento nell’hinterland milanese (via Selvanesco) e il menu riportato su quaderni a quadretti, come quelli che si usavano alle scuole elementari, è interamente scritto a mano e in dialetto (ma tradotto per forestieri e viandanti curiosi). Veniamo ai piatti. Immancabile la Cutuleta del Garghet, motivo per il quale, principalmente, si raggiunge questo spazio senza tempo. Da provare, naturalmente, anche l’Osbus. Ampia la selezione proposta anche Per quei che ghe pias no la carne… Prenotazione obbligatoria.