Milano riserva sempre grandi sorprese, anche a livello di generosità; pochi conoscono il Punto riciclo, un’idea nata durante la pandemia da un uomo votato al sociale e informatico milanese.Sui ripiani di legno, secondo questo progetto, si potranno lasciare giocattoli, libri o altro per tutti coloro che sono in difficoltà, ma non mancherà uno spazio con una piccola biblioteca dove è possibile sostare all’aperto come un mini salotto.
Mario Donadio, così si chiama l’informatico, ha rigenerato insieme ad alcuni colleghi, durante il periodo pandemico centinaia di computer donati da varie aziende e famiglie da regalare a bambini e ragazzi in difficoltà per la didattica a distanza.
Non manca neppure una rete di donazioni nei quartieri popolari milanesi che unisce piu’ realtà, tutte unite dal comune interesse di aiutare il prossimo.
La filosofia è “chi ha bisogno, prenda” e vale pure il contrario: “Chi può, doni”. In questo modo anche le persone in difficoltà possono prendere ciò che desiderano, anche solo un gioco per i propri bambini, senza dover chiedere nulla. Senza vergogna. Senza esporsi né temere giudizi.
Chiunque potrà lasciare sugli scaffali e ripiani allestiti sul marciapiede il materiale in buono stato, anche di seconda mano che poi la rete “Qui Milano Ricicliamo” distribuirà alle famiglie e agli enti benefici.
L’obiettivo è la creazione del primo Punto Riciclo con la speranza di crearne altri, in ogni zona di Milano, che si aggiungerà ai punti di donazione negli spazi comuni dei quartieri popolari, attualmente in 4 aree di Gratosoglio e in 1 del quartiere Molise Calvairate-Aler ha dato il suo ok per gli spazi.
A breve, poi, verrà concesso da Aler un magazzino per conservare tutto ciò che, per ora, è stato conservato nelle parrocchie o nei box privati.
Un bellissimo progetto che merita, anche da parte di Milanodabere, i nostri applausi.
Di Francesca Lovatelli Caetani