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Giugno

Mi15, Milano a 15 minuti

Mi15 – Spazi e servizi per Milano a 15 minuti è un’iniziativa decisamente interessante. Si è infatti concluso con successo il bando per finanziare progetti a forte impatto sociale nella città di Milano, che deve diventare sempre più a misura d’uomo, il tutto raggiungibile in 15 soli minuti.

Librerie di quartiere, laboratori di formazione artigianale, spazi multifunzionali e di aggregazione per diverse fasce di pubblico, palestre, cascine e servizi di portierato di zona: grazie al bando “Mi15 – Spazi e servizi per Milano a 15 minuti“, sono stati finanziati 22 progetti a impatto sociale con oltre 1,35 milioni di euro provenienti dai fondi PON Metro (ovvero il Piano Operativo Città Metropolitane).

Le iniziative sono state proposte e realizzate da micro e piccole medie imprese milanesi, sia a scopo di lucro che non profit, con il sostegno del Comune per attivare o potenziare servizi assenti o carenti nei quartieri. Attraverso il bando Mi15, questi progetti hanno ricevuto un finanziamento a fondo perduto compreso tra 24.000 e 80.000 euro, pari all’80% del costo del progetto.

L’obiettivo principale del bando è coinvolgere le imprese già presenti e radicate nei quartieri nella creazione di una “Città a 15 minuti”, in cui i cittadini possano trovare i servizi e le attività di cui hanno bisogno a breve distanza da casa.

Durante una Commissione consiliare congiunta sullo sviluppo economico e le politiche del lavoro, sono state presentate quattro testimonianze di imprese vincitrici. Tra queste spiccano la libreria di quartiere e spazio multifunzionale per bambini Scamamù, inaugurata il 18 marzo a Dergano; la palestra Heracles gymnasyum, che promuove iniziative per giovani tra i 15 e i 25 anni, con particolare attenzione a coloro provenienti da contesti svantaggiati.

E ancora: Mi15 coinvolte lo spazio Welcomed – Medici di famiglia, situato nella zona di corso Lodi-Corvetto, che garantisce cure mediche di qualità, tempestive e accessibili, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili; infine, il laboratorio di pelletteria della cooperativa sociale Aslam, che offre percorsi formativi sull’artigianalità a minori, giovani con bassa scolarità, donne in condizioni di vulnerabilità e adulti disoccupati sopra i 40 anni.

L’elenco completo dei progetti finanziati è consultabile qui.

di Antonello Leo

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Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2012 come Pubblicista, collabora da anni con numerose testate locali, occupandosi prevalentemente di cronaca e politica. Laureato in comunicazione all’Università Cattolica di Milano, si specializza in Marketing nel 2015 con un master in Bocconi iniziando così a lavorare stabilmente per diverse multinazionali. Innamorato del Brasile, è grande conoscitore della realtà e della cultura verdeoro. E’ molto impegnato nel sociale: ha infatti fondato nel 2012 un’associazione benefica che sostiene progetti socio-educativi nelle favelas di Rio de Janeiro, la sua seconda città dopo Milano.

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