Giusto qualche giorno fa è andato in scena lo spettacolare derby di Milano: Inter vs Milan! Nerazzurri e Rossoneri da anni consumano le loro battaglie calcistiche all’interno di un’icona della nostra città, il mitico Stadio di San Siro.
L’impianto sportivo sede delle partite casalinghe delle due squadre milanesi è anche chiamato “Stadio Giuseppe Meazza”, alla memoria del calciatore di origine milanese che militò sia nell’Inter che nel Milan e che trionfò due volte nel Mondiale con la Nazionale.
Promotore della costruzione dello stadio Meazza fu, all’epoca, il presidente dei rossoneri Piero Pirelli. I lavori di costruzione iniziarono nel 1925 e l’inaugurazione avvenne solo a distanza di un anno dalla posa della prima pietra, a testimonianza della celerità dei lavori.
I primi lavori di ristrutturazione-ampliamento avvennero nel 1937, dopo che l’impianto ospitò nel 1934 la semifinale di coppa del mondo con una capienza di circa 30.000 persone, quando l’amministrazione comunale recepì l’esigenza di un ampliamento per mantenere la struttura al passo con le eccellenze internazionali.
Così la capienza passò dai sopracitati 30.000 posti a 55.000.
L’ultimo ampliamento, il più radicale avvenne nel 1954 quando venne aggiunto il secondo anello, arrivando ad una capienza di 85.000 posti a sedere.
Lo stadio Meazza è stato pensato, progettato ed in seguito costruito secondo un concetto “innovativo” che ne prevedeva l’utilizzo esclusivamente per gli eventi calcistici.
In Italia fu il primo esempio di struttura simile, mentre in Inghilterra erano già diversi gli impianti costruiti seguendo questa filosofia.
Per questo motivo San Siro è privo della pista di atletica, questo inizialmente causò anche alcuni problemi di pubblica sicurezza in quanto non era prevista una struttura che dividesse il campo dagli spalti, ed il limite era semplicemente indicato con una corda, facilmente scavalcabile.
Attualmente gli anelli di San Siro sono tre e la capienza ufficiale è di 75.000 posti.
Lo Stadio viene definito “Scala Del Calcio” ed è stato classificato dal New York Times come secondo stadio più bello al mondo.
Ad oggi sono in corso diversi dibattiti per la costruzione di un nuovo impianto sportivo, a quasi cento anni dalla sua costruzione si prospetta la possibilità che questo simbolo della città venga demolito.
di Letizia Dehò
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