Non solo Roma. Anche Milano vanta 7 colli magnifici. Frutto della guerra, dell’amore e anche uno nato dal mare
Monte Stella: frutto della guerra e dell’amore
Conosciuta anche come Montagnetta di San Siro, è forse il più conosciuto tra i colli milanesi. Si trova nella zona nord-ovest della città, precisamente nel quartiere QT8.
Fu costruita artificialmente con l’accumulo di detriti e macerie a seguito dei bombardamenti che colpirono Milano nella Seconda Guerra Mondiale. Il progetto fu affidato all’architetto Piero Bottoni che dedicò la montagnetta alla moglie Elsa Stella. Ancora oggi ne conserviamo il nome originario. Con i suoi 50 metri, anche se il progetto originario ne prevedeva il doppio, è il punto più alto della città. Infatti, nei giorni più limpidi si può facilmente osservare la città, l’hinterland, parte dell’Arco Alpino e parte dell’Appennino.
Curiosità: Per tre inverni consecutivi, 1982-83-84, la Montagnetta fu dotata di impianti di risalita, illuminazione e neve artificiale e una pista da sci di 250 metri. Qui nel 1984 il celebre sciatore Alberto Tomba vinse lo slalom della gara chiamata “Parallelo di Natale”.
La Collina dei Ciliegi (Bicocca)
Anche chiamata Collina dei Ciliegi. È una collinetta artificiale alta circa 25 metri, eretta a ovest del quartiere Bicocca con parte dei detriti di scavo della ristrutturazione della Pirelli.
La collinetta oggi è un parco attraversato da un percorso elicoidale e da una rampa di scale che portano fino alla cima. I versanti sono ricchi di vegetazione, alberi e arbusti. Ma non solo. La grande caratteristica, come suggerisce il nome, è che la maggior parte degli alberi piantumati sono ciliegi che danno fiori di diversa varietà e colore creando un ambiente molto suggestivo ed affascinante nel periodo della fioritura.
Il Colle Zen e il viaggio nel tempo del Portello
Si trova nell’area milanese del Portello che per oltre 100 anni ha ospitato la celebre industria automobilistica Alfa Romeo da cui nel 2015 il parco ha preso il nome.
Il parco segna l’ingresso nella città per chi arriva da nord ed è davvero difficile non rimanerne affascinati. Ha infatti forme molto particolari che lo rendono per molti il parco più zen di Milano. Si sviluppa su tre alture, chiamate “sculture verdi”, di diversa quota collegate da un percorso chiamato “TimeWalk” proprio perché le diverse alture rappresentano le varie scansioni del tempo: la Preistoria, la Storia, il Presente e il tempo individuale.
A queste creazioni circolari si affianca una geometria ricca e articolata con cerchi, archi e spicchi di luna che caratterizzano per esempio le pavimentazioni.
hi e spicchi di luna che caratterizzano per esempio le pavimentazioni.
Colle di San Colombano, emerso dal mare
Famoso per la coltivazione delle viti sui suoi versanti sempre esposti al sole, il colle fa parte del comune San Colombano al Lambro della città metropolitana di Milano.
Si erge tra le sponde del fiume Lambro e del Po e secondo alcuni studi è solo il residuo di un rilievo ben più alto, ma poi eroso ai lati dai due fiumi. Altri studi, forti del ritrovamento sul colle di alcune conchiglie e coralli, sostengono che sia emerso dal mare tra i 5 e 20 milioni di anni fa.
Curiosità: ogni anno, tra la fine di agosto e gli inizi di agosto, viene qui organizzata una sessione di birdwatching, ovvero un’occasione per i più appassionati di conteggio degli uccelli migratori minori che transitano da questa zona dalle temperature favorevoli partendo dalla Scandinavia per arrivare in Africa.
Monte Tordo: nel cuore di Milano
Facilmente riconoscibile dalla statua di Napoleone posta sulla sua cima, Monte Tordo è la celebre altura situata all’interno del parco Sempione, dove oggi si trova anche la Biblioteca Rionale.
Curiosità: da qui, partiva la prima seggiovia “urbana” che fu realizzata a Milano nel 1951 in occasione della IX Triennale. Una vignetta della Domenica del Corriere ritrae una coppia a bordo della seggiovia.
Piazza Carbonari: il colle della Maggiolina
Si tratta di una piazza sopraelevata, creata artificialmente nel 1912 per permettere la continuità della Circonvallazione delle Regioni scavalcando la ferrovia. In foto è la collinetta in basso.
Oggi la piazza è un esempio eccellente di riprogettazione urbana. La sua messa a nuovo è avvenuta nel 2012, esattamente 100 anni dopo la sua costruzione: è stata aumentata la superficie dedicata al verde ed è stata realizzata una pista ciclabile in ordine e simmetria con i nuovi parcheggi.
Monte Tabor e le prime montagne russe di Milano
Lo si trova in Via Caldara. È un’altura di pochi metri costruita con i resti, le pietre e la terra delle Mura Spagnole.
Era uno dei luoghi più famosi e frequentati nella Milano degli anni Venti dell’Ottocento perché proprio su questa altura vi era un’Osteria e un Luna Park che ospitò le prime montagne russe di Milano. Inutile dirlo, l’attrazione riscosse un forte successo soprattutto tra i giovani che qui vi trovavano compagne anche per avventure di una notte. Fu poi fatto chiudere dalla polizia austriaca per motivi di decoro.
di Letizia Deho