17th

Giugno

Esami online: persone dietro lo schermo

Durante gli esami online attuali, il computer diventa il vero punto di intersezione tra il privato e l’istituzionale, l’intimo e il pubblico, il singolo e il collettivo. Emozioni contrastanti tra continuità e novità si creano a distanza ravvicinata e mediata dalla tecnologia. Ecco il racconto dopo un’esperienza

Dalla posizione familiare della mia camera, sorretta da una sedia ergonomica girevole, abbandonata alla sorte del wifi, al sopraggiungere della laurea, mi sono trovata a dover svolgere alcuni esami online. Molti studenti come me hanno necessariamente accolto la sfida di testare una modalità inedita. Relazionarsi con un professore online senza il rapporto face to face è stato complesso e forse, l’idea di affidare il risultato al funzionamento di un device esterno, ha creato nuove perplessità. Fisicità e realismo sono venute un po’ a mancare, ma la loro assenza ha creato altre uniche percezioni.

Diamo inizio alla prova

Scontrarsi con la nuova didattica e valutazione è stata un’esperienza. Iniziamo con l’esame online in forma scritta. Ti connetti all’orario stabilito, il giorno prima proteggi il tuo computer come l’oggetto più caro mai posseduto. Quando è giunto il momento si va in scena. Una prima ora passata solo a decifrare la modalità di esecuzione, la piattaforma da utilizzare, a capire come destreggiarsi. Poi arriva il problema della connessione, della webcam, del farsi vedere un minimo precisi e estranei alla copiatura. Tra un click e un altro, il tempo scorre e le dita scivolano sulla tastiera, con quel suono che assomiglia alla pioggia che cade sull’asfalto. Tic tac: ecco il rumore della scrittura e della lancetta dell’orologio.

Ora è il turno di tutti quegli esami online orali. Inizia la videochiamata collettiva, il professore entra nel tuo spazio intra-individuale e si crea una vera agorà condivisa. Arrivata la domanda, non puoi trattenerti dall’avvicinarti un minimo allo schermo quasi con la vana speranza di poterti sentire più in contatto con il docente che, a quel punto, si vede un bel primo piano del tua bocca parlante. Subito marcia indietro e si ricomincia con la corrispondenza. La lontananza si percepisce, ma si possono cogliere elementi positivi.

Più solidarietà

Nell’incertezza comune degli studenti e degli stessi professori nasce più comprensione e solidarietà. Tutti impegnati nella gestione di uno strumento da cui tutto dipende, proviamo a capire il ruolo dell’altro. Si comunica di più, il maestro meno granitico e più fragile, l’allievo più maturo e solidale con i compagni. Chat online, forum, elenchi di spiegazioni, appunti scambiati. Nella difficolta si lavora insieme. Allora sotto la mascherina siamo sempre noi e dietro le schermo ci sono sempre storie, persone, occhi.

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