Dopo lo straordinario successo del tour teatrale concluso a dicembre ’22 con date ovunque sold-out, è già ripartito con altrettanto successo a marzo ’23 il tour teatrale del celeberrimo conduttore radio (su Deejay) e tv (RaiDue) Alessandro Cattelan.
Cattelan è anche editore, scrive libri ed è senz’altro uno dei pochi personaggi veramente pensanti che popolano lo scenario non così esaltante dei media italiani. Lo spettacolo è “Salutava sempre”, davvero divertente.
A Milano arriva il 3 e 4 aprile 2023, agli Arcimboldi e mentre scriviamo la prima data è già sold out. Sono già stati annunciati gli special guest per i due spettacoli milanesi, ovvero Stefano Rapone, per la prima data e Matteo Fallica. Sono due stand up comedian molto apprezzati. Rapone collabora come autore con il Trio Medusa. Ha partecipato ai programmi TV “Battute?” su Rai 2, “Mai Dire Talk” con la Gialappa’s Band su Italia1, “Natural Born Comedians”, “Stand Up Comedy” e “CCN – Comedy Central News” su Comedy Central (SKY) e “Una Pezza di Lundini” su Rai2. Fallica invece nasce a Bologna in una torrida estate del 1989, senza sapere che ci vorranno quasi trent’anni prima che decida di lanciarsi (più o meno letteralmente) sui palchi della stand-up comedy italiana. Tra i pochi stand-up comedian LGBT+ attivi in Italia, ha partecipato a due edizioni di “Stand-Up Comedy”, in onda su Comedy Central (SKY).
Per il pubblico “Salutava sempre” dà la possibilità di immergersi in una realtà speciale, un’occasione davvero unica, nella quale è invitato a partecipare al funerale di Alessandro Cattelan e da qui partire per raccontare dall’aldilà le follie, le ipocrisie e le piccole manie che contraddistinguono le nostre vite ordinarie nell’aldiquà. Canzoni, stand up, momenti di show, battute e interazione con il pubblico in questa festa per chiedersi insieme “cosa succede dopo?” e anche “cosa fare prima?”.
E’ un one man show in cui il protagonista ci racconta con il suo inconfondibile tono ironico e dissacrante, il suo sguardo su un mondo di cui ormai non fa più parte e dove, con la morte, si è guadagnato il privilegio della totale sincerità.
Di Lorenzo Tiezzi
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