9th

Maggio

Apre Shimokita, tempio undeground per le tapas nippo-internazionali

Nuova inaugurazione firmata Luca Guelfi. Cucina giapponese rivisitata e amalgamata con altre cucine del mondo. Non manca l’angolo sake

La street art anima il layout del locale con uno stile firmato dal giovane writer italiano MrWany

La street art anima il layout del locale con uno stile firmato dal giovane writer italiano MrWany

Benvenuti a Shimokita, nuovo tempio del gusto fusion. Per prima cosa l’atmosfera: creata con forti tinte fumettistiche e artistiche, come fosse un balzo prepotente in un futuro divertente, alternativo e futuristico. La street art che colora le pareti seguendo la creatività proposta da MrWany, artista italian di writing e nome molto apprezzato tra i graffitari. Ma soprattutto, benvenuti in un nuovo tempio del food e della gastronomica orientale. Tutto ciò è Shimokita, locale aperto dall’imprenditore Luca Guelfi in Via Archimede 14. Per intenderci, parliamo della stessa persona che sempre a Milano è a capo di diversi ristoranti, tra cui il vietnamita Saigon, il messicano Canteen e il bistrò all’italiana Petit.La street art anima il layout del locale con uno stile firmato dal giovane writer italiano MrWany

Venendo quindi a quest’ultimo nato nella galassia Guelfi, il menu è un giro del mondo che parte dal Giappone e si dipana in altri territori, abbracciando la cultura culinaria dei maggiori paesi gourmet del Vecchio Continente fino ad attraversare l’oceano e intrecciarsi ordinatamente con i sapori sudamericani. Le portate sono ‘finger’, piccole e presentate in stile tapas o più propriamente ‘roll&sushi’ considerando che ci troviamo in un locale che di base strizza l’occhio al Sol Levante.

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La contaminazione tra cucine di varia provenienza. La base è comunque sempre giapponese

In cucina lavorano in stretta sinergia un’accoppiata di cuochi, il giapponese Atsushi Okuda (nato a Osaka, ma oramai milanese di adozione) e Marco Fossati (già executive chef del Saigon). Si sfoglia quindi il menu. La scelta è varia. I popcorn di gamberi, gli Yakitori di pollo, i tacos di maialino iberico danno subito l’idea di una cucina particolarmente studiata e itinerante. Spiccano, poi, i gelati che, in chiusura, sorprendono il cliente. A firmarli è la food blogger Ilaria Forlani, in arte Glacè, dal cui estro creativo sono nate alcune composizioni stuzzicanti al palato ma anche alla vista, come l’Uramaki con gelato di lampone, lime e menta, cuore di cocco e copertura di sesamo bianco o il Nigiri a base di sorbetto di mango e passion fruit con top di riduzione di fragola e latte di cocco.

Oltre allo spazio ristorante, Shimokita prevede un angolo bar con bancone, dove il fiore all’occhiello è rappresentato dalla folta lista di diversi sake scrupolosamente selezionati in un Sake Book redatto dalla sake sommelier Maria Teresa Cristiano, mentre a gestire quest’area del bere troviamo il bar manager Antonio Russo.

Ogni piatto ordinato è servito in perfetto stile finger food

Ogni piatto ordinato dal menu è servito in perfetto stile finger food

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