18th

Febbraio

Piccolo Museo della Poesia

Al fianco di un’attività museale consueta, il Piccolo Museo della Poesia si è caratterizzato per l’ideazione e realizzazione di performance anche itineranti, che hanno visto il coinvolgimento di poeti e artisti da molte regioni italiane e numerosi paesi nel mondo.

La mostra “Ungaretti e la Grande Guerra – L’acrobata sull’acqua” (Piacenza, Palazzo Farnese, e Lucca, Palazzo Ducale, entrambe nel 2015), tre edizioni de “La Piuma sul baratro” (Piacenza, piazza Duomo, 2016; sempre Piacenza, Palazzo Farnese, 2018; Milano, Teatro Barrio’s, 2019), “Giacomo Leopardi – L’insolvibile dolcezza dei Canti” (Piacenza, Conservatorio Nicolini, 2017), “La pelle dei Pittori e il sangue dei Poeti” (Milano, Museo Mudec, Festival Internazionale di Poesia di Milano, 2017) “L’infinito finite volte” (Piacenza, P.zza S. Antonino, 2019), “I Poeti e la Luna” (Piacenza, Parco della Galleria Alberoni, 2019), “La marcia silenziosa dei Poeti che portano il loro museo in regalo” (centro storico di Firenze, 2020).

“La marcia non silenziosa dei Poeti” (centro storico di Ravenna, 2020), “Omaggio al Ecce Homo” (Banca di Piacenza, Piacenza, 2021), “Convegno Multidisciplinare e Performativo – il Punto di fuga siamo noi, dedicato a Dante” (Piacenza, Piccolo Museo della Poesia, 2021), “Cento Poeti per Cento Canti”, sempre in onore di Dante (Piacenza, , Piccolo Museo della Poesia, 2021) “La soglia” (Piacenza, , Piccolo Museo della Poesia, 2022), “Convegno Multidisciplinare e Performativo – I volti di Pasolini”, la Mostra Ab Umbra Lumen – Galliani incontra Bibbiena.

Museo della Poesia

Il Piccolo Museo della Poesia, che al momento della sua prima inaugurazione in forma del tutto sperimentale (17 maggio 2014) si chiamava Piccolo Museo della Poesia le Incolmabili fenditure, nasce per iniziativa di Massimo Silvotti, poeta, artista e saggista italiano che ne è anche il direttore generale.

A Silvotti si affiancano nella direzione del museo esclusivamente poeti e/o artisti, a partire da Sabrina De Canio, condirettrice e direttrice dell’area internazionale, Edoardo Callegari direttore del comitato scientifico e Antje Stehn referente per l’ambito artistico e altri ancora. Presidente Emerito del Museo è il Poeta Giampiero Neri, Decano dei poeti italiani.

Presidente del Comitato scientifico è il Poeta Guido Oldani, candidato ufficialmente al Nobel per la letteratura nel 2021.

La Chiesa di San Cristoforo di Piacenza (oggi sede permanente del Museo), detta “della Morte Nuova” (l’edificio è stato commissionato dalla Confraternita detta della Morte, esistente sin dal 1260), venne edificata a partire dal 1687 e inaugurata nel 1690. Fu costruita su progetto di Domenico Valmagini, architetto luganese al servizio della corte farnesiana, ma il particolare dell’ingresso “per angolo” , ha indotto gli studiosi a ritenere una forte influenza di Ferdinando Galli Bibiena (Bologna, 1657 – 1743) nella fase progettuale.

La soluzione “per angolo”, infatti, ideata per l’ingresso dell’oratorio e per il campanile, inedita a Piacenza, rimanda alle sperimentazioni condotte dal Bibiena nel settore della quadratura e sulle scene in teatro, e alla “veduta per angolo”, nella decorazione del Serraglio a S. Secondo Parmense compiuta tra il 1685 e il 1687.

In ogni caso la mano del Bibiena è indiscutibile nell’apparato pittorico della Cupola da lui realizzata nell’estate del 1690. Nella Chiesa di San Cristoforo, oltre al capolavoro del Bibiena, vanno ricordate anche le tele esposte sugli altari laterali di Ambrogio Besozzi e Robert De Longe

Concettualmente l’idea stessa di un museo della poesia potrebbe apparire come una contraddizione in termini. E mettere la Poesia in vetrina? Qualcuno ne ha parlato come di una provocazione, noi preferiamo la definizione di intendimento che interseca consapevolmente un territorio borderline. Un luogo dove si fondono e interloquiscono bellezza e cultura, curiosità e suggestione, raccoglimento e dinamicità.

Un luogo, soprattutto, dove il fruitore avverte di poter restituire e persino implementare il valore generativo della Poesia. Mettere la Poesia in vetrina quindi, ovvero segnalarne la rilevanza con un’azione ad alto valore paradigmatico, significa rendere proattivamente dialettica l’interazione tra chi la Poesia la ricerca e chi la Poesia l’ha messa in essere.

Museo della Poesia

Una siffatta interlocuzione, di per sé, aggiunge carattere di veridicità allo sforzo del poeta, il quale per definizione è consacrato all’intendimento di ridurre il diaframma, la fenditura, tra la propria parola poetica e la realtà che egli sussume in poesia.

Senza dubbio il Piccolo Museo della Poesia non risolverà mai le proprie intrinseche contraddizioni, ma rimane sorprendente e intrigante la percezione di poeti e appassionati, i quali tratteggiano l’incontro con questa nostra realtà, facendo intendere di averne introiettato il controverso mistero.

Focus della collezione museale è la poesia contemporanea mondiale e il ‘900 italiano. Ma non mancano incursioni in altri periodi nel ‘700 e ‘800 in particolare. Complessivamente la collezione è costituita da poesie inedite e autografe, lettere, libri, antologie, riviste letterarie, manifesti letterari, opere di poesie visiva, quadri e sculture relativi ad autori o poesie e oggetti di grande suggestione poetica.

Circa i libri di poesia, va ricordato che la maggior parte è autografata dai poeti stessi e sovente si tratta di prime edizioni o edizioni speciali. Circa le riviste letterarie del Novecento italiano il museo possiede una collezione davvero ricca e discorso analogo può essere fatto riguardo le antologie del Novecento.

Ragionamento a parte riguarda il filone della poesia contemporanea mondiale che può vantare diverse centinaia di poesie inedite, autografe e scritte a mano, di alcuni tra i più noti maestri italiani e stranieri. Nel vasto corpus della collezione museale, tra le numerose curiosità e rarità si segnalano: “il Muro degli Angeli”, unico frammento rimasto del muro della casa di Alda Merini dove la poetessa scriveva frammenti di poesie, disegnava e persino appuntava numeri di telefono.

“Viaggetto in Etruria” di Giuseppe Ungaretti con dedica autografa al poeta Sinisgalli; un libro che contiene due racconti di viaggio del ’30 e del ’34 e che fu stampato, ma non edito, nel 1966 in sole ottanta copie. “Mediterranee” di Umberto Saba, prima edizione autografata, stampato in sole 89 copie. “Appuntamento ad ora insolita”, di Vittorio Sereni, pamphlet in sole 60 copie, autografato dal poeta.

Museo della Poesia

L’opera dell’artista tedesca Antje Stehn “Rucsak”, uno zaino interamente composto da bustine di tè essiccate e inviate all’artista, che le ha poi assemblate, da oltre 250 poeti di 55 paesi del mondo come segno di fratellanza nel segno della poesia. Tra le missive più originali spiccano una lettera di Ardengo Soffici in cui egli parla di Dino Campana e una lettera in francese di Ungaretti al poeta belga Hellens.

Per quanto concerne le riviste letterarie si ricordano in particolare, il primo numero della rivista “Poesia” di Marinetti, il primo numero della rivista “Leonardo” di Papini, il primo numero della rivista “La ronda” di Cardarelli, a cui si aggiungono, ad esempio, l’intera collezione del ‘16 della “Voce”, l’intera collezione di “Solaria” e l’intera collezione del “Verri”, l’intera collezione dei “Quaderni piacentini”, e venendo ai giorni nostri, l’intera collezione di “Arenaria”, di “Anterem”, di “Kamen”, di “Atelier”.

di Francesca Caetani Lovatelli

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Giornalista ed esperta di comunicazione con oltre 20 anni di esperienza nel settore della carta stampata, del web, della radio e della tv, dispone di grande esperienza davanti e dietro le quinte e nel raggiungimento e superamento degli obiettivi prefissati, persegue costantemente l’eccellenza in ambito lavorativo grazie a grande energia e capacità di concentrazione. Offre un’ottima padronanza nel settore delle pubbliche relazioni, flessibilità e massima disponibilità. Vincitrice del Premio Cortina Press e News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte Ha pubblicato per il Comune di Milano un libro sullo Stadio Meazza, progetto dell’Assessorato alo Sport e al Tempo Libero Content Creator della Prima Notte dello Sport a Milano.

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