12th

Marzo

Serata a casa con il cocktail: 5 ricette d’autore, facili e veloci da preparare

Cinque famosi mixologist di Milano suggeriscono una ricetta per un cocktail (abbastanza) facile da preparare durante le serate passate in casa

Improvvisarsi barman per una sera: ai tempi del Coronavirus, un cocktail a casa può anche aiutare a mettere da parte, almeno per un istante, ansia e tensione che purtroppo segnano queste dure giornate. Un drink leggero, facile da preparare e ovviamente preparato con ingredienti reperibili sugli scaffali dei supermercati, unici luoghi di shopping e compere attualmente concessi ai milanesi.

Per l’occasione abbiamo interpellato alcuni massimi esperti della materia, ovvero bartender affermati che hanno suggerito una loro ricetta easy. Ok… pronti?

Terry Monroe, un pink cocktail in rosa

Lady first. Partiamo con Terry Monroe, eccentrica barlady dell’Opera 33. Il suo è un cocktail ‘in rosa’, tutto al femminile chiamato appunto Pink Panther. Lo si realizza riempiendo un bel bicchiere tipo baloon con della birra (qualsiasi pils o lager fa perfettamente al caso), andando poi ad aggiungere delicatamente ‘on the top’ del bitter Campari (3 cl) e qualche goccia di tabasco. Il risultato è un drink leggero dal punto di vista della gradazione alcolica e sorprendente nel sapore rilasciando, in bocca, un gradevole alternarsi di toni amari e altri più dolciastri.

Dario Comini, elogio dei sapori italiani racchiusi in una coppa Martini

Dario Comini il suo cocktail ‘da casa’ l’ha chiamato W l’Italia. Male non ci sta visto il momento difficile che attraversa il paese. Il noto barman del Nottingham Forest propone inizialmente di preparare singolarmente gli ingredienti. Ovvero: sale al peperoncino (100 gr di sale e 2-3 peperoncini), qualche rametto di rosmarino, foglie di basilico e olio aromatizzato all’origano. Poi la vodka, al cui interno si effettua un’infusione con pomodorini di pachino. A questo punto si raccolgono tutti gli ingredienti, per inserirli in uno shaker con alla base altri pomodorini pestati. Dopo avere ‘scosso’ l’intero contenuto con vigore, lo si versa in una Coppa Martini  il cui bordo, in precedenza, è stato immerso in una ciotola con sale aromatizzato, ma non prima di essere stato strofinato con foglie di basilico. La guarnitura finale prevede un rametto di rosmarino.

Cristiano Lodi, tocco brassicolo al celebre ‘americano’

Ha a sua volta come ingrediente di base il Campari e la birra, in questo caso aromatizzata al lampone, il cocktail proposto da Cristian Lodi del bar Milord Milano. Il bartender meneghino riunisce in un bicchiere 3 cl di Campari e di vermouth bianco in uguale misura. Il tutto va poi a completarsi con 3 cl di birra ai lamponi versata lentamente. Come guarnizione finale si può optare per una scorza agrumata di limone.

Edoardo Nono, il tè infonde ulteriore sapore al gin

Edo Nono storico titolare del Rita prevede prima di tutto di preparare sciroppo di zucchero (mescolando zucchero bianco con acqua gassata). Il secondo passaggio è poi quello di inserire due bustine al (Earl Grey) in infusione in una bottiglia di gin, lasciando in frigo per una notte intera. Il giorno dopo, si unisce lo sciroppo di zucchero con una tazzina di succo di limone e due con il gin infuso. Il tutto aggiungendo albume di uovo fresco e bio. Miscelare energicamente in uno shaker o, in alternativa, è possibile usare un tupperware, ricordando in ogni caso di inserire parecchio ghiaccio. Si versa quindi nel bicchiere, meglio se filtrando con un colino.

Diego Ferrari rilancia il Negroni al caffè

Diego Ferrari, bartender che per molti anni ha lavorato dietro al bancone della Rotonda Bistrò e oggi consulente d’azienda del beverage, propone un Negroni Latino. Una ricetta che strizza l’occhio al celebre cocktail centenario. Ferrari per prima cosa richiama l’attenzione sul bicchiere, che deve essere possibilmente di tipo ‘old fashioned’, dopodiché miscela in dosi uguali da 30 ml sia rum (Matulasem Gran Reserva 15 yr) , che bitter e vermouth rosso, con aggiunta di 10 ml di liquore al caffè.  Come decorazione finale: una ciliegina o una scorza di arancia.

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