Da un’indagine condotta da Npd Group, è emerso che 8 italiani su 10 esigono che il ristorante garantisca, senza se e senza ma, igiene della location e osservi rigidamente le altre principali regole anti contagio
Un’ampia fetta di italiani tornerà a sedersi al ristorante, ne avverte la necessità e desiderio, però lo farà solo se igiene a distanziamento saranno garantiti. Pochi sconti ai gestori di locali sono concessi da parte dei consumatori quando si parla di pranzare o cenare fuori. La conferma arriva da uno studio condotto da Npd Group, società di consulenza, che ha interpellato un campione di persone per capire quali siano le loro intenzioni in merito al tema del ritorno al ristorante.
Cessato il lockdown e iniziata la Fase 2, a partire dal 4 maggio scorso alcuni esercenti hanno riattivato l’attività, altri invece temporeggiano ed esitano a farlo. Il momento attuale, comunque lo si voglia guardare, ha parecchi margini di incertezza e molti ristoratori avanzano gradualmente e con cautela. L’osservanza delle linee guida (leggi qui) impone nuove regole e forme ridotte di accoglienza. Regole che il consumatore oramai conosce. E chiede che vengano rispettate.
Lo studio firmato da Npd Group ha quindi monitorato l’andamento di ristoranti e bar relativamente alle ultime due settimane di maggio. In questo frangente di tempo la spesa dei consumi nel fuori casa è tornata a generare entrate e si è attestata al 51% del valore registrato nella prima parte del 2020, ovvero nel pre-lockdown.
Prima poi che la riapertura avesse effettivamente luogo su più larga scala, sempre Npd Group ha interpellato un panel di italiani dal quale è emerso che, già a inizio maggio, il 64% di loro dichiarava che bere o mangiare fuori casa sarebbe stata una delle priorità una volta terminato l’obbligo di rimanere a casa, mentre il 34% sosteneva l’intenzione di recarsi in un ristorante già nelle prime settimane del posto lockdown.
Il 79% sceglie un ristorante solo se effettivamente sanificato e pulito. In molti, inoltre, richiedono l’osservanza del distanziamento sociale
Valutando dunque queste premesse gli auspici sembrano incoraggianti. Ma è chiaro che il consumatore ha bisogno di essere rassicurato. Uno stato d’animo che conferma lo stesso studio che ha evidenziato come, il 79% degli interpellati che intende andare al ristorante lo farà solo se questo osserverà ogni singola regola di igiene. E non solo. Una percentuale simile (77%) dichiara che sceglierà i locali in base alla loro attenzione ad applicare severamente le regole imposte per prevenire il contagio.
In tutto ciò, il distanziamento sociale è una misura che non passa in secondo piano. Stara separati almeno un metro l’uno dall’altro è ritenuto essenziale per 3 intervistati su 4. C’è poi chi pensa che andrà a cenare fuori per dare il suo contributo al rilancio dell’economia nazionale (67%), mentre il 64% opterà per un ristorante solo se di sua personale fiducia (64%).
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