L’economia sprofonda, ma non in tutti i settori. Ale Agostini, esperto di web marketing, cita i quattro ambiti dove il business è in espansione oggi. E probabilmente continuerà a esserlo anche in futuro. Grazie alla coronaeconomy
Si parla oramai di coronaeconomy. Lo fa anche Ale Agostini, milanese, esperto di web marketing, che è sicuro: il coronavirus sfascerà molti settori della nostra economia, ma c’è chi ne uscirà rafforzato. Davanti al dramma, anche il business ha quindi diversi volti, come appunto fa capire il consulente milanese che, studiando, gli andamenti di alcuni comparti in questi complicati giorni di epidemia, ha evidenziato quei lavori fortemente in crescita. Alcuni lo erano già, l’avvento del Covid 19 ha accelerato la loro espansione. Dalle consegne agli acquisti, dal lavoro all’amore: l’online è assoluto protagonista.
Le società di delivery: cresce la voglia della consegna a casa
Innanzitutto, dice Agostini, le società di delivery a domicilio. Con praticamente solo i supermercati aperti, anche fare la spesa è diventato in questo momento complicato, considerando l’attesa all’esterno, la paura del contagio e spesso le lunghe code in cassa. Ecco perché sono sempre di più i cittadini che ordinano i loro pasti al telefono, ma più sovente utilizzando le varie app, pianificando la consegna a domicilio. Per ogni pasto portato a casa, c’è una commissione che la società di delivery intasca.
La coronaeconomy rilancia la spesa con pochi click
Il coronavirus ha accelerato gli acquisti online in modo esponenziale. E proprio nell’e-commerce, Ale Agostini identifica il secondo grande business del momento. Un andamento confermato dai dati: secondo la società di ricerca Nielsen, nella prima settimana di marzo le vendite di prodotti via web si è impennata dell’80%. La ‘spesa online’ è da diversi giorni consecutivi tra i Google trends del momento. L’eccesso di richiesta sta mandando in tilt il sistema in rete delle principali insegne della grande distribuzione (come nel caso di Esselunga, leggi qua). Il supermercato è attualmente costretto a garantire all’utente che la sua spesa ordinata da smartphone, tablet o pc di casa, sarà consegnata con tempi di attesa media non inferiori ai dieci giorni. Ma intanto all’orizzonte si profila già una tipologia di acquisto che andrà consolidandosi con una frequenza sempre maggiore.
La password del lavoro: smart working
La quarantena forzata ha dato forte impulso allo smart working. Un termine che, prima dell’inizio dell’epidemia da coronavirus, non erano in molti a conoscere. Oggi è sulla bocca di tutto, il lavoro da casa è la soluzione che (quasi) tutte le aziende hanno scelto per evitare di mettere a rischio la salute dei propri dipendenti. Ecco dunque che, sempre secondo il consulente di marketing milanese, le soluzioni di ‘dialogo lavorativo a distanza digitale’ sono destinate a crescere ulteriormente anche in futuro. ‘
‘’È l’esplosione degli strumenti del web conferencing – dichiara Agostini –. Con questo s’intendono software e servizi informatici che, tramite l’uso della rete, consentono di fare conferenze, seminari o riunioni virtuali a distanza. Inoltre, da qualche settimana il servizio It ha abilitato anche Google Hangout (integrato nel pacchetto Google) che permette di parlarsi e vedersi rimanendo semplicemente seduti davanti al proprio computer/smartphone’’.
In tempo di quarantena si corteggia in virtuale
Infine, quarto settore in ascesa riguarda il corteggiamento. Proprio i vari siti e app di dating online stanno registrando in questi giorni un incremento di iscritti. Il coronavirus tiene a distanza le persone. Ecco dunque che tutto diventa virtuale. Anche conquistare il cuore.
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