16th

Novembre

Waimea, l’onda impossibile che in(veste) Milano

Waimea è il nome di un’onda, quella che è stata considerata impossibile da tutti i surfisti per 50 anni fino a quando, negli anni ’60, un surfista l’ha domata per la prima volta. Questo spirito d’avventura, temerario e divertente, è racchiuso nel brand Waimea, disegnato da Emiliano Arrieta, che ha cavalcato l’onda dell’american style a Milano.

DESIGN ITALIANO E PASSIONI AMERICANE
– Lo shop, proprio davanti alle Colonne di San Lorenzo, dal 2001 vende “il total look Waimea: magliette, felpe, maglie, pantoloni, giacche di pelle, cappellini, tutto declinato nelle linee uomo e donna”  – precisa Emiliano – “tutto è nato dal mio interesse per il surf, per la motocicletta e  per l’abbigliamento. Dopo aver disegnato le prime camicie sono passato allo sports wear, attingendo ovviamente alle mie passioni“. La pareti dello shop sono tappezzate con vecchie fotografie di surfisti, piloti, auto, motociclette e cowboy, mentre l’insegna luminosa Waimea Seastore accende i riflettori sui capi ispirati all’american style, ma produced and designed in Italy, come riportano le etichette.

AVVENTURE UNICHE – Il  jersey è il materiale più utilizzato per maglie e felpe, con predominanza di verde, rosso, blu, bianco e grigio melange, più varianti di colori differenti per ogni stagione. Se colore e materiale creano il comune denominatore, l’impatto grafico costituisce la differenza. “Nessun capo è uguale all’altro per costruzione, stampa e ricamo: su 150 pezzi ci possono essere 120 grafiche diverse” – racconta Emiliano – mostrando la varietà di stampe delle sue felpe. È come se ogni felpa portasse scritta la sua avventura unica: nomi di spiagge, nomi di onde, nomi di quartieri americani oppure frasi ispirate ai cartelli stradali. I ricami sono realizzati per il 90% con filo di lana, più naturale del nylon, e ogni dettaglio è curato. Per le stampe vengono utilizzati colori all’acqua, mentre le tinture vegetali colorano jersey, felpe e pantaloni. Su diversi capi è realizzata la stampa crack, parola onomatopeica che indica il rumore di questa stampa quando si rompe, toccandola o lavandola. Particolare anche il lavaggio: ogni capo viene lavato due volte per dargli “un sapore vissuto, come se l’avessi già avuto nell’armadio piegato. Alcuni capi poi subiscono un lavaggio speciale: un capo alla volta, a mano, con un effetto scolorito solo in alcune parti. In questo modo non c’è più un capo uguale all’altro“.

COWBOY EMILITARI E UN MUST HAVE PER LEI
– Per completare l’american touch non potevano mancare i classici stivali da cowboy, fatti a mano da Freccia Bestetti e realizzati appositamente per Waimea. Scamosciato di vitello e cudu, antilope africano e vitello francese classico, alti e bassi, con gambali intarsiati e di tutti i colori. Un pantalone cargo corto è invece ispirato a quelli utilizzati dall’esercito americano durante la guerra in Vietnam, in canvas con tasche e rinforzi. Per finire un must have per lei: la felpa con interno di pile agnellato, fresca e sportiva fuori, calda e invernale dentro.

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