Io resto al casa è il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e valido ora per tutta l’Italia. Con validità fino al 3 aprile, prevede restrizioni su tutta la penisola. Le cose più importanti da sapere
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale – che si può consultare qui – il Dpcm riconosciuto come Io resto a casa è in vigore da oggi, martedì 10 marzo 2020. Le norme sono valide in tutta Italia. Vediamo le cose più importanti da tenere a mente.
Gazzetta Ufficiale: si resta a casa, si può fare, però, la spesa
Il decreto del Presidente del Consiglio prevede la possibilità di uscire per motivi strettamente legati al lavoro, di salute e di normale necessità, come andare a fare la spesa. Totalmente inutile, dunque, lo stupido assalto ai supermercati che si è verificato, nuovamente, in queste ore. I supermercati continuano a essere aperti, rispettando le normative di sicurezza.
Restare nel comune di residenza
Spostamenti consentiti solo per motivi di lavoro, di salute (comprovati da certificato medico) o per stato di necessità. In tutti questi casi servirà mostrare una autocertificazione, che si trova facilmente online.
Niente scuole e niente Università
Almeno fino al 3 aprile. Sospese le attività di ogni ordine e grado legate al tema dell’istruzione. Stop ai corsi professionali, ai master e così via. Le istituzioni scolastiche sono invitate a fornire le attività didattiche online.
In Gazzetta Ufficiale pubblicate le disposizioni per bar, locali, ristoranti…
Aperti ma fino alle ore 18. Vietati gli assembramenti all’aperto, obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza di un metro.
E per cinema, musei e teatri
Chiusi, così come i musei, le sale giochi, qualsiasi altro spazio espositivo o luogo di cultura.
Autostrade e mezzi di trasporto in funzione
Mezzi di trasporto, pubblici e privati, funzionano regolarmente, così come autostrade, stazioni, strade. Aumentano i posti di blocco e di controllo e la verifica delle autocertificazioni.