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Aprile

In Regione Lombardia nuova ordinanza fino al 13 aprile

I mercati coperti, la vendita al dettaglio di fiori e di piante, la questione mascherine – o viso coperto. In Regione Lombardia attiva una nuova ordinanza con alcuni cambiamenti e che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive decise precedentemente

La questione relativa ai mercati coperti è una delle più discusse in questi ultimi giorni e la soluzione sembra essere presa nell’ultimo documento, in ordine di tempo. Regione Lombardia firma infatti una nuova ordinanza (la 522, in vigore dal 7 aprile) che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive introdotte dalle precedenti del 21, 22 e 23 marzo.

Tra le modifiche introdotte

I mercati coperti possono ora aprire, a condizione che il Sindaco del comune di riferimento adotti e faccia osservare un piano per ogni specifico mercato. Ci deve essere la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita. Deve essere presente, ancora, la sorveglianza pubblica o, eventualmente privata, che verifichi il rispetto della distanza di sicurezza e il rispetto del divieto di assembramento.

Possono rimanere in funzione i distributori automatici dei generi di monopolio e dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. È permesso, ancora, il commercio al dettaglio di fiori e piante.

All’interno della nuova ordinanza di Regione Lombardia si legge, inoltre, che è consentita la vendita online (o non in presenza) e la consegna a domicilio di tutte le categorie merceologiche.

Restano attive le importanti misure di contenimento già in vigore

L’obbligo, dunque, per chi esce dalla propria abitazione, di coprire naso e bocca con mascherine o attraverso semplici foulard e sciarpe. L’obbligo, ancora, per gli esercizi commerciali aperti, di fornire ai propri clienti guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani. Resta in vigore, ancora, la questione cartoleria secondo cui è ora possibile acquistare quaderni, penne e simili all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità (che sono quindi aperti).

Nessuna modifica, nella nuova ordinanza, circa il divieto di trasferimento o spostamento ad altro Comune, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute (Decreto del Consiglio dei Ministri del 22 marzo). Qui il testo completo.

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