L’Alto Adige è una terra straordinaria con una vocazione naturale e millenaria nella produzione di vini eccellenti. Vini apprezzati in tutto grazie ai valori che caratterizzano questo magico territorio.
Infatti si tratta di una comunità coesa, composta da persone che si impegnano nell’accrescere qualità. Vignaioli indipendenti, ma anche cooperative e tenute, che raggiungono straordinari risultati anche grazie alle piccole strutture a conduzione familiare.
L’obiettivo comune è quello di proteggere la natura, tutelare le tradizioni, salvaguardare il territorio, patrimonio da conservare per le future generazioni. Pertanto, queste sono le note che da sempre rappresentano la firma del marchio “Vini Alto Adige”.
Storia e cultura
Il vino ha scandito la storia e la cultura delle genti altoatesine per più di tremila anni, lasciando impronte decisive nello sviluppo di questa terra. L’Alto Adige infatti è una delle zone di coltivazione vinicola più antiche d’Europa, tanto che già nel 5° secolo avanti Cristo il popolo dei Reti vi produceva il vino.
Nel Medioevo i vini più apprezzati del territorio furono i bianchi prodotti nella zona di Bolzano. A seguire, dal Cinquecento anche i vini rossi. Infine, nella vinificazione si passò per la prima volta dalla fermentazione del mosto alla vinificazione sulle bucce.
Nel 1931, il Regio decreto sui vini tipici stabilì una delimitazione geografica delle zone d’origine. Quel provvedimento fu l’antesignano della Legge del 1963 che introdusse il regolamento DOC. Pertanto, si stabilì per la prima volta in Italia la “denominazione d’origine controllata” a tutela dei consumatori.
Dal 2007 tutti i soggetti che ruotano intorno al mondo del vino in Alto Adige si sono organizzati nel Consorzio Vini Alto Adige, che ha aperto la strada allo sbocco su diversi mercati internazionali.
In definitiva, il Consorzio Vini Alto Adige vuole supportare coloro che operano nella viticoltura e nella produzione vinicola. Questo vale per i piccoli produttori, ma anche per i proprietari delle tenute vinicole e i vignaioli indipendenti.
I vini più conosciuti e i vitigni autoctoni
300 giornate di sole all’anno e un clima continentale temperato: ecco perché l’Alto Adige è una delle mete di villeggiatura più amate d’Europa ed un territorio ideale per la viticoltura.
Nei vigneti altoatesini, spesso scoscesi, il lavoro manuale è tuttora una pratica scontata. Ecco perché in Alto Adige si praticano metodi di coltivazione a basso impatto ambientale.
Tra i vini bianchi, da citare il Pinot Bianco, il Gewürztraminer, lo Chardonnay, il Müller Thurgau e il Riesling.
Tra i rossi, la Schiava, il Lagrein, il Pinot Nero, il Merlot e il Cabernet.
Info: vinialtoadige.com
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