Bord for en, ovvero, rispettando la traduzione esatta, Tavolo per uno. Immerso nella campagna di un piccolo villaggio, il ristorante per uno in Svezia prevede un solo coperto e nessun contatto fisico: le pietanze arrivano calde con un cestino da pic nic legato a una corda
Aggiungi un posto a tavola, anzi, no. Un’idea originale, sicuramente provocatoria, arriva dall’aperta campagna del villaggio Ransater, poco meno di 120 abitanti (siamo nella parte centro-occidentale della Svezia). Qui nasce il ristorante per uno anti Coronavirus. Ci si siede all’aperto, il tavolo è apparecchiato per una persona soltanto. Si può prenotare la colazione, il pranzo oppure la cena e non c’è nessun contatto fisico. Le pietanze arrivano calde all’interno di un cestino, trasportato da una corda. Tra il bucolico e il fiabesco. Un po’ Casa nella prateria e un po’ Tim Burton. Bucolico, fiabesco e ingegnoso, naturalmente.
Come funziona
Al termine del pasto, i due proprietari – Linda Karlsson e compagno, lo chef Rasmus Persson – attendono sei ore e poi procedono. Sparecchiano e igienizzano secondo le norme previste. Il giorno successivo si ricomincia con un altro, nuovo cliente (il servizio si rivolge a una sola persona al giorno). Il pagamento? Naturalmente contactless, con bancomat o carta di credito.
Il menu e le prenotazioni
Il menu prevede cibo vegetariano, ingredienti a chilometro zero per dei piatti che si potranno gustare – se si riesce a trovare un posto libero – dal 10 maggio (data di apertura) fino alla fine di agosto. Nel cesto da pic nic, tre portate che variano a seconda della produzione locale. Purè di carote e zenzero con burro di nocciole e mais dolce, frittelle di patate e caviale, torta di mirtilli al gin sono solo alcune proposte. È tutto vero: date un’occhiata al sito a questo link, dove si può consultare il menu. Ed eventualmente prenotare, naturalmente.
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