Il Whisky la nuova passione di Milano. Il Whisky da sempre, è uno degli status symbol del gentleman moderno. I luoghi ideali dove acquistare whisky in città sono diversi, come da Enoclub in via Friuli 15, della famiglia Malfassi, stile ispirato alla convivialità. Si entra anche per curiosità o frequentando uno degli incontri organizzati per conoscere centinaia di proposte.
Da Cantine Isola, in via Paolo Sarpi 30, dal 1896 bottiglieria storica milanese, si trovano tutti i whisky delle zone delle Highlands, giovani o invecchiati, che arrivano anche a cifre importanti e le novità come gli Irish, i whisky giapponesi e un’ottima selezione di bourbon. Cantine Isola nascono nel 1896 con Giovanni Isola. Nel 1991 arriva la famiglia Sarais; “i senior acquistano il whisky classico, i più giovani, invece, amano i torbati, piu’ speziati e affumicati, con toni che incuriosiscono di più. “ dice Luca Sarais, il titolare “alcuni whisky, poi, hanno un sentore di mare, perché l’acqua, con l’alta marea, penetra tra i muri e le rocce delle cantine e spesso si formano pozze d’acqua e il whisky, durante l’invecchiamento, si arricchisce di note iodate”.
Se dal 1939 Enoteca Liquoreria Vinicola Rotondi in piazzale Lagosta 2, è un altro luogo ideale per intenditori e appassionati, Dario Comini, nel suo Nottingham Forest di viale Piave 1, è un vero punto di riferimento per gli amanti del bere miscelato. Qui, uno dei cocktail a base di whisky più apprezzati è il FUMOIR, drink affumicato a base di whisky scozzese, ma c’è anche l’ultima novità si chiama “Lavoro in pelle” – come quando il protagonista andava a caccia di androidi. Dedicato ai 40 anni di Blade Runner è un cocktail richiesto a Comini dalla cristalleria Arnolfo di Cambio, che ha realizzato il bicchiere del film, e che fu disegnato da Cini Boeri.Essenza a base di cuoio con vodka, realizzata da Comini, whisky aromatizzato, sakè e bitter, viene servito insieme a una riproduzione di unicorno, e un pezzetto di carta stagnola. Se si riesce a riprodurre l’unicorno come fa il protagonista del film, non si paga il cocktail!
All’Harp Guinness Bar, aperto nel 1976, con la passione sfrenata per il whisky, ci sono circa duecento etichette di whisky da provare, e non mancano eventi a tema per gli appassionati. Il Back Door 43, poi, il più piccolo bar al mondo, è rinomato per la selezione dei whisky e su richiesta vengono organizzate degustazioni e si viene guidati verso un nuovo modo di bere. Al Fam a Desenzano, poi, si sceglie tra ben 16 diversi Whiskey, da sorseggiare anche d’inverno nello scenario unico del Garda, magari dopo aver pattinato fino a tarda notte.
Tornando a Milano invece, Dream Whisky è il tempio del buon bere, inaugurato a novembre in via Pietro Colletta 17. Non è un locale aperto al pubblico, ma la sede di una società che, di giorno, è negozio dove acquistare e la sera, diventa club per i soci. Il protagonista è il whisky ma non solo. “È un club inglese come stile ma in versione moderna” – dicono Marco Maltagliati e Federico Mazzieri, soci di Dream Whisky – “ la folla dell’aperitivo non rientra nel nostro concept e non per snobismo. Nel negozio possono entrare tutti, nel club, la prima volta si entra gratis, poi si puo’ diventare soci grazie a una tessera annuale che costa 50 euro per il primo anno. Nasciamo come selezionatori e imbottigliatori di scotch whisky e single cask di whisky americano-uniche botti-con Dream Whisky. È tutto frutto della ricerca dei nostri viaggi, alla quale si aggiunge la selezione di tutte le eccellenze del food per offrire una qualità senza compromessi”.
Oltre agli imbottigliamenti curati da Dream Whisky e affinati in Scozia in un magazzino di invecchiamento tradizionale nel cuore dello Speyside, si trovano diverse rarità acquistate durante i viaggi. Non mancano i drink, champagne e vini fortificati e i whisky della loro etichetta indipendente Dream Whisky, con i qr code che raccontano la storia, il tipo di botte, una vera guida che accompagna alla degustazione. Le etichette sono ispirate ai colori della Scozia, mare, colline, il colore dell’orzo di questo fantastico Paese.
“Ci siamo da sempre concentrati sul whisky, ma è lui che ha scelto noi. Il whisky è emozione, status symbol, percorso temporale nella nostra memoria”.
Moltissimi i giovani e anche le ragazze che si avvicinano a questo mondo. Marco e Federico lavorano da sempre sulla qualità e sul legno delle botti che selezionano, come quando hanno scelto un whisky rimasto per 9 anni in una botte americana e che, negli ultimi 2 hanno messo in un caratello che aveva affinato per 50 anni vinsanto. Dalle loro scelte escono 300 bottiglie, ogni anno in limited edition e, una volta finite, non esistono più. Il whisky si abbina a selezioni di formaggi, a cioccolata, prosciutto di wagyu, ostriche e al piano di sopra non manca la Cigar Room, dove portare il proprio sigaro preferito, o sceglierlo in una selezione tra sigari sudamericani e italiani, da abbinare ad alcuni Dream Whisky.
di Francesca Lovatelli Caetani