Less is more. Per il 2023 uno dei trend saranno gli outfit senza tanti fronzoli, un giusto equilibrio che non significa per forza sottrazione, ma esprimono una sorta di understatement.
Anche la Prima della Scala lo ha dimostrato; lì, i veri protagonisti sono stati i personaggi realmente importanti a livello istituzionale, come due delle donne più potenti del mondo, Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, che hanno sfoggiato due mises eleganti e composte.
Un bel 10 anche a Alessandra Mastronardi, Anna Olkhovaya, Liliana Segre, Laura Mattarella, tra gli uomini, poi, al Presidente Sergio Mattarella, allo scrittore Alessandro Baricco e all’Assessore Tommaso Sacchi.
Ma, per me, su tutte, vince lei, con ispirazione anni 30, Rocío Muñoz Morales; sarà, probabilmente, anche per la sua eleganza innata, la sua sensibilità come donna e la sua semplicità nel porgersi agli altri, che più volte ho verificato di persona durante alcune interviste.
La gentilezza è qualcosa di invisibile, ma c’è, è un valore che spesso la nostra società dimentica, ma, per essere gentili non sono necessari grandi gesti o atti plateali, basta anche un semplice riguardo nelle piccole cose, una parola, un sorriso, uno sguardo.
Un valore che dovremmo portare anche nel 2023, come atteggiamento di vita, come dress code per i nostri outfit e comportamento verso noi stessi e gli altri, nei confronti del Pianeta e dell’ambiente che ci circonda, anche con prodotti moda più sostenibili e prodotti di più lunga durata.
Riciclare in modo creativo, produrre solo quanto è richiesto, utilizzare prodotti second hand, comprare meno e meglio, anche questo equivale a gentilezza, quella nei confronti di noi stessi e della nostra Terra.
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre.”
Di Francesca Lovatelli Caetani