18th

Dicembre

Body shaming… no grazie

Se ne parla tanto, ma non tutti sanno cosa sia veramente il body shaming, alla lettera, la derisione del corpo e la discriminazione di una persona per il suo aspetto fisico.

Questa deplorevole tattica di bullismo prende di mira qualsiasi elemento che possa diventare oggetto di derisione, indipendentemente dal fatto che la vittima possa modificare o no l’aspetto per cui è preso di mira. Tutti abbiamo subito, in periodi diversi della nostra vita, episodi che possono incasellarsi nel termine bullismo, l’importante è difendersi, o imparare farlo.

Non c’è da scherzare con questo fenomeno che purtroppo ha seminato vittime, o ha fatto cadere in depressione giovani e meno giovani. Chi è o appare diverso da noi ha sempre creato, anche anticamente, emarginazione; basti pensare agli albini nei territori africani, o al rifiuto sociale e all’accusa di possessione demoniaca nei confronti di chi aveva una menomazione, o una malattia.

Oggi, però, non possono esserci scuse dovute all’ignoranza, ma la discriminazione continua. Noi di Milanodabere.it combattiamo ogni forma di bullismo e cyberbullismo e, in occasione di questo Natale, vogliamo dire no agli stereotipi, a partire da quelli della bellezza, che oggi per fortuna sono cambiati.

Body shaming. Noi diamo no grazie
diciamo no al body shaming

Ma il problema resta, bullismo e cyberbullismo continuano a dilagare e se la vittima ha poche difese è ancora meglio e più divertente. La catena della critica e dello scherno va, quindi spezzata, come la violenza psicologica su ragazze e ragazzi in fase di costruzione della loro identità, lese, ferite, indotte a sentirsi in colpa per una loro caratteristica, a rischio depressione, ansia e disturbi alimentari.

Per difendersi, oltre alle vie legali, difficili, perché il body shaming è difficile da inquadrare come reato, è necessario costruire la propria stima, al di là del proprio aspetto fisico, trasformando le cattiverie in spinte per essere migliori e praticando body positivity e body neutrality.

La prima ci dice di amare il nostro corpo, difetti compresi, la seconda, invece, ci invita a non odiarlo se anche non è perfetto, impegnandoci per migliorarci, ma solo se lo vogliamo. Il body shaming equivale soprattutto a una forma di inciviltà e ognuno deve fare la sua parte, sensibilizzando gli altri, segnalando gli episodi, non essendo complice, restando a guardare muto la sofferenza altrui.

di Francesca Lovatelli Caetani

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Giornalista ed esperta di comunicazione con oltre 20 anni di esperienza nel settore della carta stampata, del web, della radio e della tv, dispone di grande esperienza davanti e dietro le quinte e nel raggiungimento e superamento degli obiettivi prefissati, persegue costantemente l’eccellenza in ambito lavorativo grazie a grande energia e capacità di concentrazione. Offre un’ottima padronanza nel settore delle pubbliche relazioni, flessibilità e massima disponibilità. Vincitrice del Premio Cortina Press e News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte Ha pubblicato per il Comune di Milano un libro sullo Stadio Meazza, progetto dell’Assessorato alo Sport e al Tempo Libero Content Creator della Prima Notte dello Sport a Milano.

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