22nd

Novembre

Søren Starbird

Søren Solkær Starbird. Dicendo questo nome a bruciapelo molto probabilmente nessuno o quasi saprebbe di chi stiamo parlando. Però i suoi lavori sono sotto gli occhi di tutti gli appassionati di musica ma anche di fashion. Starbird, quarantunenne danese, è il fotografo artefice della copertina di Tonight Franz Ferdinand, di numerosi ritratti dei White Stripes e degli Oasis. Starbird dal 2001 ha fotografato numerose icone del rock'n'roll e del pop, da Paul Simonon a Ian Brown, da Duffy a Amy Winehouse. Una selezione dei suoi scatti è esposta presso lo Spazio Lattuada fino al 28 novembre. Abbiamo chiaccherato con lui in occasione del Ragnarock Nordic Festival, dove ha presentato il suo libro fotografico Closer.

Come hai cominciato a fare foto con soggetti del mondo della musica?
“Dopo la laurea in lettere, mi sono diplomato in Fotografia. Alla musica sono arrivato grazie ai The Raveonettes, dei miei amici. La band era già nota in Danimarca, così nel giro di due anni cominciai a fotografare le più grandi band danesi. Quando nel 2000-2001 The Raveonettes e Junior Senior divennero conosciuti a livello internazionale mi chiamarono anche all'estero”.

Quali sono state le tappe della tua carriera? Come sei arrivato ad essere conosciuto fuori dai confini danesi?
“Ho sempre voluto lavorare in ambito internazionale ed era arrivato il momento giusto. Sono andato in Gran Bretagna a cercare un agente e ho fotgrafato un po' di band tra cui Damon Albarn dei Blur e i Red Hot Chili Peppers. Successivamente, grazie ad uno scatto di The Raveonettes, mi contattò Q Magazine e mi commissionariono un servizio con i Killers, che all'epoca erano una band emergente”.

Tutte le band che hai fotografato ti piacciono musicalmente?
“Sono molto fortunato perché apprezzo il 99% delle band con cui ho lavorato. Credo che il mio stile fotografico rappresenti bene il tipo di musica che mi piace”.

Sono tutte foto di posa, non ti piace ritrarre i live?
“Non mi interessa molto che le foto siano live o di posa. Però preferisco i posati perché mi piace il contatto con le persone che ritraggo. Inoltre fa parte del mio stile illuminare molto il set e controllare gli effetti”.

A proposito del tuo stile. Le immagini sono sempre molto patinate…
“È luce artificiale che da' una qualità iperrealistica all'immagine. Uso molto photoshop per regolare il contrasto dei colori, mai per l'illuminazione”.

Scatti anche fotografie in bianco e nero, però si nota la tua predilizione per i colori…
“Amo i colori. Il bianco e nero l'ho utilizzato soprattutto con The Raveonettes perché volevamo ricreare quell'atmosfera di America retrò, dei film noir che si respira nel sound della band. Con loro c'è stata una vera e propria collaborazione. Sune Wagner era il mio assistente all'epoca”.

Come nascono le idee per i set?
“Di solito ascolto la musica dell'artista che devo fotografare finché non mi viene qualche idea. Decido uno punto di partenza poi lascio spazio alla spontaneità”.

I tuoi soggetti hanno quasi sempre uno sguardo perso, sognante. fa parte anche questo del tuo modo di ritrarre?
“Credo che abbia a che fare con il mio modo di lavorare. Forse perché sono scandinavo, non parlo molto e sono tranquillo. I musicisti eagiscono a questo mio modo di essere e lo riflettono nell'immagine. Molti fotografi sono soliti urlare e dare indicazioni. Io cerco di creare un ambiente rilassato e amichevole, dove essere se stessi”.

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