In inglese il termine è molto meno garbato rispetto al nostro. La definizione di un essere spregievole e cattivo con gli altri è infatti asshole. Per il significato vi invitiamo a consultare un dizionario… C’era proprio bisogno di un libro che andasse in aiuto a chi non riesce più a sopportare le angherie di capi o colleghi. Ecco che Robert Sutton ha ideato Il metodo anti-stronzi, che già spopola e allevia le pene di molti dipendenti. Ricordando che il miglior rimedio contro la stronzaggine è l’indifferenza, sentiamo cosa racconta l’autore.
Robert, quando ha ideato il metodo anti-stronzi e perchè?
“Non ho realmente creato il metodo. Ho semplicemente osservato I danni che gli stronzi possono recare e ho lavorato in organizzazioni dove questi erano banditi.. Il mio dipartimento accademico a Stanford è divenuto un posto migliore, senza “prepotenti”. Sono solo la voce delle persone che desiderano un posto di lavoro migliore, sereno.”
Qual è, a suo avviso, la cosa peggiore che un capo possa fare nei confroni dei suoi dipendenti?
“Umiliarli, trattarli con disdegno e forse, la cosa peggiore di tutte, trattarli come se non esistessero.”
Crede nell’amicizia sul lavoro?
“Sì, certo! La vita è troppo corta per trattare le persone con cui lavoriamo come oggetti o macchine che producono denaro. Alla fine muoriamo tutti e quello che tutti possediamo sono I giorni della nostra vita.”
Come possiamo provare a creare un posto di lavoro vivibile?
“Avere un posto di lavoro con una buona qualità di vita significa vivere bene I giorni e fare abbastanza soldi per vivere responsabilmente bene. Penso che la chiave sia imparare a riconoscere quando abbiamo abbastanza denaro per stare tranquilli.”
Lo stress è una delle cose peggiori che abbiamo in una società super-civilizzata. Come possiamo combatterlo?
“Bandendo gli stronzi e, se riusciamo, non permettendo loro di toccare la nostra anima. Se sei il capo invece devi ammonirli e, se non cambiano, licenziarli.”
Pensa che un giorno Il metodo antistronzi verrà applicato in ogni posto di lavoro?
“Spero di sì. Il mio esempio preferito è la compagnia SuccesFactor, una delle più grandi aziende di softwarw. Non solo non hanno stronzi, ma fanno firmare un documento che attesti che non ci si comporterà come tali!”
Cosa suggerisce agli stronzi per migliorare?
“Il primo passo è realizzare di essere uno stronzo e di trovare persone che dicano quando si è stati spregievoli e gli effetti avuti. E’ molto importante circondarsi di amici e persone in cui crediamo, che ci aiutino a migliorare. Al lavoro ho alcuni amici che fanno questo per me e pure mia moglie.”
Qual è l’effetto che più l’ha stupita dopo aver pubblicato il ibro?
“La reazione di molti ministri della fede, preti, rabbini ed altri religiosi. Credevo non lo leggessero, a causa del titolo, e invece mi hanno ringraziato in motli per aver scritto questo libro, utile nei loro seminari di preparazione agli incontri con le difficoltà del loro mestiere.”
E con la speranza che un libro possa cambiare il mondo, almeno quello che circonda le nostre scrivanie, l’invito è quello di pensare proprio al fatto che, grandi o piccoli, siamo tutti nella stessa barca e ci tocca remare insieme…
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