3rd

Maggio

Relax in Honduras

Io non ci credevo quando mi dicevano che il distacco dalla solita routine si misurasse anche in distanza (Km), e per questo avevo viaggiato sempre in Italia ed Europa senza sentire il bisogno o il desiderio di allontanarmi di più. In un periodo forzato di vacanza sono andato nell’America Centrale e più precisamente in Honduras. Dopo la prima settimana passata a visitare le bellissime spiagge incontaminate e smaltire il fuso orario ho iniziato a girare un po’ per conoscere meglio quella parte del mondo, stimolato dalla quasi assenza di smog e di traffico, e ispirato da una tranquillità che da noi non si ricorda neanche più. 

PARTENZA DA COPAN – Tutto questo è dovuto al fatto che l’Honduras mantiene ancora oggi una dimensione d’altri tempi, quasi dappertutto c’è una natura ancora intatta, ed è l’ideale per chi vuole fare escursioni di tutti i tipi nella natura sia nel mare che all’interno, ma anche per chi vuole solo rilassarsi. Camminando in strada o sulla spiaggia, si ha l’impressione di avere un contatto con la storia: per le strade si vedono persone con tratti somatici che ricordano gli Atzechi e i Maya, che hanno lasciato grandi tracce della loro cultura, con resti ben conservati a volte anche di intere cittadine, come a Copan. Il viaggio ha inizio proprio da Copan, dopo essere arrivato all’aeroporto internazionale di San Pedro de Sula. Conviene andare subito verso l’interno, dove si trovano i siti archeologici di Copan.

DAI SITI AI CAYOS – Lungo la strada ci sono le cascate di Pulapanzak in un parco sulle colline, il clima è fresco e si sta molto bene, si può campeggiare e fare il bagno discendendo la cascata fin in basso. Poi a Copan la meraviglia dei monumenti Maya: con pullman o navette private si può andare dappertutto. Sono partito da Ensenada per andare sull’isola di Utila, con il pullman. Il viaggio dura poco, e quando si arriva il porto è solo un pontile: si vedono i cayos vicini e ti viene subito voglia di andarci. Sul piccolo golfo le case sono tutte scuole di sub o localini che la sera sono sempre aperti. Si fa il bagno in mezzo a pesci colorati, sembra di stare in un acquario. Si può dormire spendendo poco in piccoli hotel o case dove affittano stanze, ma esistono anche strutture di alto livello come i resort di Roatan gestiti dell’italiano Piero Dibattista. La gente dappertutto è cordiale e allegra, e anche la musica che si ascolta dappertutto lo è. 

SEIBA, MOSQITA E TRUJILLO – Al ritorno mi sono fermato a Seiba da dove partono i traghetti: una città turistica, con locali, discoteche, con anche la possibilità di fare rafting sulle montagne del parco nazionale poco fuori. E poi Mosqitia e Trujillo, la vecchia capitale, in alto rispetto al mare, che qui è sempre calmo per la posizione del golfo, ed è facile trovare stelle marine a profondità non impossibili. Con barche di pescatori si raggiunge Guanaja, una delle isole vicine della baia. Il clima è più fresco e gli alberghi non costano molto.

LAST STOP CAYO COCINO – L’ultima tappa è Cayo Cocino. Ritornato a Seiba ho scoperto che il posto da dove si parte per raggiungere Cayo Cocino è Nuova Armenia. Appena arrivato un ragazzino mi indica dove dormire, un luogo molto tranquillo e pulito, e mi ha messo in contatto con quelli che ti portano sui cayos: in quei villaggi di solito sono tutti parenti. Si parte alle 4 o 5 di mattina per via delle onde dell’oceano, così mi aveva detto il ragazzino. La barca è un gozzo da pescatore, carico di provviste da portare a chi vive lì; in poco tempo sbattendo su e giù si vedono i cayos e sei quasi arrivato. Già come arrivi si vedono le barriere coralline ed incominci a pensare di affittare una barca, ma poi ti accorgi che lì appena metti i piedi in acqua e fai due bracciate ti ritrovi tra coralli e pesci colorati. Di pellicani c’è ne sono moltissimi ed è spettacolare vederli volare e pescare: dall’alto vedono il pesce lo puntano, e con una picchiata si infilano nell’acqua, e lo prendono quasi sempre.Tornando ad Ensenada ho fatto l’escursione al parco marino di Punta Sal, dove si arriva solo in barca. Si possono incontrare delfini lungo il tragitto, vedere scimmie e fare immersioni.

  • DA SAPERE
  • QUANDO ANDARE
  • Il periodo migliore va da gennaio ad aprile.
  • CON CHI VOLARE
  • Blu Panorama
  • CON CHI ANDARE
  • http://www.hmresorts.com/
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