“Cani a catena”, un brano dal colore reggae che a una manciata di giorni dalla pubblicazione è subito balzato nelle classifiche radio indipendenti e piattaforme streaming, dove è in costante ascesa.
“Cani a catena” è la prima produzione discografica di una lunga serie di C.P.C.C.L. che, a differenza di ciò che si può pensare, non è il nome di una band, ma l’acronimo di Centro Produzione Circo Contemporaneo Lazio, ovvero un circo che non impiega animali. Un debutto di tutto rispetto quindi, con un brano arrangiato da Luca Marchesin, scritto e interpretato da Alberto Longo, direttore artistico del Centro di Produzione, che da attore di circo contemporaneo ha compiuto il grande salto nella musica, mettendosi in gioco in prima persona per dare l’avvio al progetto.
C.P.C.C.L. non è nuova a sperimentazioni anche avventurose, che vanno a toccare tutte le forme d’arte, producendo progetti ed eventi che si svolgono non solo sotto la tenda del circo, come per tradizione, ma che vengono portati anche fuori dalla tenda, in ambiti non convenzionali, e che hanno come finalità non solo promuovere un circo senza animali, ma promuovere la cultura artistica emergente, come ad esempio quella musicale, e non ultimo, promuovere una campagna di sensibilizzazione contro gli abusi e la violenza sugli animali, attraverso progetti come quello discografico appunto, o come “Naked Monkeys Club Tour”, un tour destinato ai live club dove musica e arte circense si fondono dando un assaggio dell’omonimo spettacolo-evento “Naked Monkeys”, che si terrà nel prossimo dicembre a Roma nella sua versione integrale sotto la tradizionale tenda.
Il tour, partito dal Piemonte in live club storici tra i quali il Maglio di Torino, Mc Ryan’s di Moncalieri, Luppolo Saloon di Roletto, conta molti live club che hanno aderito e aderiranno all’iniziativa ospitando più appuntamenti, così come molti sono gli artisti e le band che si esibiranno sui palchi del tour: gli artisti circensi Costanza Bernotti, e Shay Wapniaz, i musicisti e le band Luca Marchesin, Zoë, Vittorya, The Royal Band, Supernova, Immigrant Dog, Dark Mode, Honeyflowers, Space Rock, NOS, The Extremist, Joe Delucia, Radiosonic, The Other Side.
Cos’è C.P.C.C.L.?
E’ un centro di produzione di circo contemporaneo che guarda al futuro e produce nuove opere che possono comprendere le variegate forme di espressione artistica attraverso le quali la disciplina del circo contemporaneo, un circo senza animali, si manifesta e talvolta si unisce. C.P.C.C.L. incoraggia progetti multidisciplinari e di contaminazione dei linguaggi artistici spesso non convenzionali, dando ampio spazio alla creatività emergente.
Come e quando nasce C.P.C.C.L.?
C.P.C.C.L. nasce nel 2022 ed è riconosciuto dal Ministero della Cultura. Neonato, il progetto ha avuto non pochi problemi di crescita, di cui mi sono fatto carico e per cui mi sono battuto in prima persona per farlo sopravvivere al primo anno di vita. Ringrazio i nostri partner, in particolare il Balletto Roma.
Quali sono i progetti già realizzati? E quali in questo 2023? Qual è il bilancio di quest’anno ormai quasi alla fine?
Tra le produzioni artistiche del 2022, “Canova.1”, una commistione tra l’arte del circo, la danza e il teatro, che ha ottenuto il maggior riconoscimento di pubblico e critica, e dedicata appunto ad Antonio Canova. Abbiamo dato precedenza a progetti nuovi e a compagnie di singoli artisti del Lazio e non, aiutandoli a crescere.
Nel 2023 nasce l’idea artistica di “Naked Monkeys”, ossia quella di far convivere in un unico spazio elementi che possano unire il passato e il futuro, nel gioco funambolesco tra l’istinto animale alla sopravvivenza e l’intelligenza intuitiva umana verso il progresso.
Altre produzioni degne di nota sono state “Pertrolini Cards”, un progetto dove il circo contemporaneo interagisce con la street art e la musica dal vivo, dedicato a Ettore Pasquale Antonio Petrolini, con l’obiettivo di conoscere e “rivivere” in veste contemporanea l’uomo Ettore Petrolini e il suo particolare percorso artistico.
E poi “Cabaré”, che come suggerisce il titolo è una forma di cabaret di circo contemporaneo che unisce danza, musica e circo contemporaneo in un’atmosfera totalmente psichedelica, e “Carousel Cassé”, una produzione che mette insieme il circo contemporaneo, il teatro, la danza, la musica dal vivo e l’arte equestre, con tre professionisti e riserve olimpiche del dressage a cavallo coinvolti in uno spettacolo fantastico, condividendo il palcoscenico con giocolieri ed acrobati in un’ambientazione tra il luna park e la giostra del carosello.
In questo 2023 C.P.C.C.L. apre anche alla produzione discografica, e sei proprio tu a fare da spartiacque. Oltre che attore di circo contemporaneo, sei anche cantautore. Parlaci del progetto “Cani a catena”.
Gli animali hanno i nostri stessi diritti, sono parte del creato come noi e noi non abbiamo il diritto di sottometterli e abusarli. “Cani a catena” attraverso la musica e attraverso la denuncia vuole dare voce anche a loro, vuole ridare dignità a chi non può urlare il suo dolore.
In questo 2023 l’altra novità che riguarda le produzioni di C.P.C.C.L. è un “live tour” che tocca i live club. Un’iniziativa piuttosto singolare dove la musica sposa l’arte circense in un alternarsi di performance live e performance circensi. Il tutto mirato ad una campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sugli animali. Una bellissima idea, ce ne vuoi parlare?
Il live tour nasce come esigenza di sperimentare nuovi spazi, per mettersi in gioco dicendo la nostra. Vogliamo, attraverso l’arte del circo contemporaneo, creare aggregazione, portare cultura, divertimento, mettendo al centro però il messaggio di denuncia.
Quali sono i progetti futuri di C.P.C.C.L.? Cosa bolle in pentola per il 2024?
Nel 2024 il C.P.C.C.L. avrà lo snodo più importante. Si prevedono teatri importanti e co-produzioni che ci porteranno a contatto con tutto il pubblico, dalle piazze dei paesi di provincia, alle periferie, ai teatri e soprattutto nel Circo vero e proprio: si comincia da Gennaio 2024 con la festa del C.P.C.C.L. presso il primo MUN di Roma, più precisamente all’interno dell’ex mattatoio: proprio lì dove finiva la vita vogliamo farla ricominciare.
Alberto Longo si sente più attore di circo contemporaneo o più cantautore?
Bella domanda. io credo nell’espressione artistica in ogni sua forma, mi sento in continua evoluzione e cambiamento. Il circo contemporaneo mi tiene in forma fisica, mi fa esplorare spazi che una volta conosciuti restano per sempre, idem la musica. Scrivere una canzone o uno spettacolo non mi cambia l’approccio, visto che poi si ha comunque bisogno di confronto con altri attori, arrangiatori, scenografi ecc. Insomma il mio mondo è a 360 gradi, posso definirmi entrambe le figure al 50%.
Parteciperai in prima persona agli spettacoli 2024?
Questa sara’ una sorpresa …