Roberto Bolle presenta a Milano lo spettacolo Danza con me. La missione? “Portare la danza alla gente, anche a chi non avrebbe mai pensato di potersi avvicinare”
Non ha dubbi, Roberto Bolle: il ballerino ha girato, per la sua professione, tutto il mondo, ma il luogo dov’è stato accolto più calorosamente “È sicuramente Milano“. L’étoile piemontese non è nato nel capoluogo lombardo, ma qui ha trascorso gli anni della sua formazione, all’Accademia del Teatro alla Scala.
A Milano ha vissuto un momento difficile, a 13 anni, “L’unico momento davvero di difficoltà“, ha specificato, motivo per cui aveva chiesto ai genitori – mamma Mariuccia, che faceva la casalinga e papà Luigi, un piccolo imprenditore – di iscriverlo anche al Liceo di Vercelli. “Ero lontano da casa, avevo troppa nostalgia“, ha raccontato. Ma, dopo un iniziale momento di riflessione, ha deciso che Milano sarebbe stata la sua scelta definitiva. Ed è sempre a Milano dove farà, a maggio, un’altra stagione di On Dance, la grande festa della danza che ha ideato per la sua città di adozione.
Roberto Bolle, Danza con me: uno show-evento da record, QUI tutti i dettagli
Gli ospiti di Danza con me
Il ballerino ha presentato a Milano il suo spettacolo Danza con me, nuova edizione intenzionata a seguire il successo della precedente. Il 1° gennaio, su Rai1 alle 21.25, insieme a diversi ospiti (da Cesare Cremonini a Valeria Solarino, passando per Luca e Paolo, Fabio De Luigi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e i grandi nomi del cinema italiano recente) si esibirà in sketch, passi a due e volteggi. Lo scopo? “Portare la danza alla gente, anche a chi non avrebbe mai pensato di potersi avvicinare“.
Gli studi al Portello di Milano
Lo studio di registrazione, allestito negli ex spazi fieristici del Portello di Milano, ha fatto sì che la creatività di Bolle e del suo staff non avessero limiti, nemmeno fisici. “Abbiamo potuto lavorare in spazi enormi, con un’immagine scenica di gradissimo impatto“, ha spiegato il mito della danza, “Abbiamo creato una contrapposizione tra il caloroso teatro all’italiana e altri spazi più tecnologici e freddi, moderni, per dare agli spettatori sensazioni molto diverse“.
Tutti i “passi a due” di Roberto Bolle
La danza protagonista, quindi, ma per Roberto non esiste solo il balletto classico. Ci saranno infatti ballerini di street dance, di swing, lo stesso Bolle si esibirà in un sensuale tango. Ma la coreografia più attesa è quella in cui si cimenta in un “passo a due” con un enorme macchinario industriale, perfettamente sincronizzato ai suoi movimenti. Una performance da vedere assolutamente: basterebbe una sbavatura millimetrica nell’esecuzione del ballerino per ferirlo, anche gravemente.
“Le macchine sono arrivate a essere una parte importante del nostro tempo, a integrare la nostra vita in maniera quasi essenziale, è un mondo che può far paura“, spiega. Ma nulla può frenare l’entusiasmo di Bolle: nel suo andare avanti, con coraggio e determinazione, si riesce a scorgere quel bimbo di 13 anni che ha vinto, una volta per tutte, le sue paure. Con il solo modo che conosceva: affrontandole.
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