Nuovo embargo di Esselunga sui prodotti della cartoleria. La catena riduce sempre più la vendita di prodotti non alimentari e non prioritari. Nel frattempo, dal 21 marzo cambia i suoi orari. Aperte poi casse preferenziali per operatori medici e volontari
Dietrofront di Esselunga che vieta nuovamente la vendita dei prodotti della cartoleria. Un’inversione rispetto a quanto era stato deciso soltanto il 18 marzo scorso (leggi qua), quando i vertici della catena avevano scelto di liberalizzare l’acquisto di quaderni, righelli, compassi e così via. Un provvedimento che aveva placato l’ira di quei consumatori contrari al divieto. L’accusa rivolta all’insegna era quella di negare il diritto ai genitori di comprare materiale didattico per i proprio figli obbligati a permanere a casa, senza potere andare a scuola. Polemiche che, dunque, ore inevitabilmente torneranno a farsi sentire.
La scelta di vietare la vendita delle referenze presenti sugli scaffali del reparto cartoleria, come reso noto a Milanodabere.it dalla divisione comunicazione di Esselunga, rappresenta la volontà ulteriore da parte della catena fondata da Bernardo Caprotti, di recepire in maniera rigida le direttive del decreto del Governo per contrastare l’emergenza del Covid 19. Si è poi saputo che, gradualmente, anche altre referenze non food subiranno una scelta analoga, con pochissime eccezioni come, per esempio, le lampadine e le pile la cui vendita dovrebbe proseguire senza intoppi. Nessun limite ovviamente a tutto il comparto alimentare.
Dal 21 marzo Esselunga chiuderà alle 20:00, domenica apertura fino alle 15:00, mentre già attive casse preferenziali per medici e infermieri
Ma le novità in casa Esselunga non terminano qui. Da 21 marzo e fino al 3 aprile prossimo, tutti i punti vendita del gruppo situati in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e Toscana, nei giorni feriali chiuderanno al pubblico in anticipo, vale a dire alle 20:00, mentre per la domenica il nuovo orario di apertura sarà dalle 8:00 alle 15:00.
Esselunga ha poi voluto ribadire che non sussistono assolutamente problemi di rifornimento. Inutile dunque prendere d’assalto i punti vendita. Questo perché riempire a più non posso i carrelli rischia di aumentare i rischi di contagio del virus. Il discorso è semplice: più gente staziona tra i vari reparti e alla cassa, meno facile è garantire la distanza di sicurezza.
Infine (per il momento), nei supermercati Esselunga sono state attivate delle corsie di cassa preferenziali per tutti gli operatori sanitari e i volontari indicati dai Comuni ed enti presenti sul territorio.
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