18th

Marzo

Esselunga riapre la cartoleria, ma divieto su tessile, giocattoli e casalinghi

L’insegna ha deciso di rimettere in vendita quaderni & co a partire da oggi. Ma se il reparto cartoleria riapre al pubblico, rimane il divieto su tessile, intimo, giocattoli e casalinghi. Vendita aperta e libera invece in tutte le altre principali catene

Quaderni, temperini, matite e righelli tornano in vendita presso ogni singolo punto vendita Esselunga. Dopo il clamore polemico suscitato lunedì scorso, la catena ha deciso di ‘liberalizzare‘ la vendita di tutto il suo reparto legato alla cartoleria. Una scelta presa per fare fronte alle critiche sollevate da parte di molti genitori che, in questi giorni, hanno a casa i propri figli. Situazioni in cui anche un semplice disegno risulta essere un utile passatempo.

Esselunga aveva chiuso il reparto cartoleria per non penalizzare le edicole ed evitare carrelli troppo pieni in fila alle casse

Esselunga, ed è giusto precisarlo, bloccando la vendita di questi prodotti aveva voluto agire per due ragioni. Da un lato evitare di fare concorrenza sleale alle edicole, sempre più avviate verso una chiusura (temporanea?) della loro attività, considerando le strade vuote che caratterizzano Milano e in generale l’intero paese in questo momento.

In secondo luogo, in osservanza al decreto legge emanato dal governo, la catena in ogni suo punto vendita ha limitato la vendita di alcune referenze ritenute non prioritarie. Questo per impedire carrelli troppo pieni di prodotti e, di conseguenza, il rischio di non garantire la distanza di sicurezza tra le persone in fila alla cassa. Ipotesi quindi rivista. La cancelleria all’inizio è stata quindi fatta rientrare nella fascia ‘non prioritaria’, ma quindi da oggi torna ‘libera’. Permane però, in ogni supermercato e iper Esselunga, il divieto di vendita di merce legata al comparto tessile, intimo, casalinghi e giocattoli.

La stessa insegna (qui il suo piano speciale) ha poi reso noto a Milanodabere.it che, purtroppo, la situazione legata alla consegna della spesa ordinata online, sottoposta a un eccesso di richieste (leggi qui), non è ancora normalizzata e i tempi medi di consegna si aggirano sempre sui 15 giorni.

Cosa succede nelle altre catene?

Esselunga rimane per il momento un caso unico. Da Carrefour nessun tipo di divieto è stato posto in essere, così come sta avvenendo nei supermercati Lidl. Idem per Conad, come precisato in un comunicato nel quale l’amministratore delegato della catena, Francesco Pugliese. Comunicato che riporta le seguenti dichiarazioni del manager: “Dobbiamo essere liberi di vendere tutto quello che è sui nostri scaffali perché non ci è possibile creare confini tra le diverse categorie di prodotti dentro i punti vendita”.

Anche Pam rende noto di vendere tutto ciò che presente sui suoi scaffali, mentre starebbe valutando di chiudere i supermercati nei prossimi giorni festini e pre festivi. In ogni caso, tutte le insegne hanno affermato che si atterranno a qualsiasi ulteriore disposizione messa in atto dal Governo.

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