Aprea, Ronin o Brutto Anatroccolo? Tre opzioni per un San Valentino perfetto. Ogni anno, a San Valentino, la stessa storia: sembra lontano anni luce, poi in un attimo è vicinissimo e non sai mai dove portarla/o. Perché sarà una festa “consumista”, sarà banale, sarà quel che vuoi, ma è la festa degli innamorati è perfetta per tanti. Per chi?
E’ ovvio: per chi ha qualcosa da farsi perdonare, per chi vuol stupire e pure per chi semplicemente ha voglia di scoprire un posto nuovo in cui mangiar bene rilassarsi.
Chi cerca uno stellato che stupisce ma guarda pure alla tradizione, può senz’altro scegliere una bella novità decisamente scenografica:
Ristorante Andrea Aprea, aperto dal giovane chef in Corso Venezia presso la Fondazione Luigi Rovati. Ha pure un design decisamente ricercato. Il menù parte da 160 euro a persona (vini esclusi), ma c’è anche un meno impegnativo bistrot.
Chi ama la cucina orientale può invece puntare tutto su Ronin (nella foto), un intero edificio dedicato alla cucina giapponese che si chiama quel bel film con Jean Renò, in Via Alfieri. Al piano terra c’è un’osteria irriverente con listening bar per godersi i vinili di cui i giapponesi sono maniaci. Al primo piano il ristorante vero e proprio, in cui “la parola fusion” è bandita e si può, finalmente, andare oltre sushi e poke (100 – 150 euro a persona, vini esclusi). Si sale di un piano ed eccoci da Madame Cheng, un karaoke & cocktail bar tra il kitsch e raffinato…
A chi invece sogna un San Valentino alternativo, consigliamo una cena al volo al Brutto Anatroccolo, in Via Torricelli, di fronte all’ingresso artisti dell’Auditorium di Milano. La cucina è casalinga, i piatti hanno prezzi da urlo, compresa la classica cotoletta. Rilassarsi è un attimo. Anche a San Valentino. Non badate troppo alle recensioni negative, arrivano quasi sempre da chi non è riuscito a mangiare qui, visto che nel weekend non prende prenotazioni.
Di Lorenzo Tiezzi
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