Il Milanese è stato presentato come primo cocktail nato per l’Expo 2015 e avrebbe dovuto rappresentare una sorta di risposta meneghina al veneto / austriaco Spritz. Se l’evento a Fiera Milano ha avuto un successo assoluto, consacrando la città al centro della scena planetaria quando si tratta di eventi, stile e mille altre cose, del cocktail è difficile dire altrettanto.
Sette anni dopo l’Expo, sono davvero pochi i locali che in città o altrove che lo mettono in carta. Dispiace non poco, perché la sua ricetta originale (30 ml di Martini Rosso, 20 ml di China Martini, Ghiaccio, Soda, Menta fresca, Limone) è fresca e piacevole.
L’idea era infatti quella di proporre un cocktail dalla gradazione alcolica contenuta che mettesse insieme tutte le belle differenze di chi vive a Milano e magari arriva dall’altra parte d’Italia o del mondo. Alla creazione del cocktail aveva partecipato anche il team de Il Milanese Imbruttito, scatenato fenomeno tra social e cabaret di successo crescente anche oggi.
Ma che importa se un cocktail ha successo o no? L’importante è che sia buono. È buono pure “L’Imbruttito”, nato a Le Biciclette e anch’esso ispirato allo stesso collettivo comico. La ricetta è a base di due dei simboli alcolici di Milano, Campari e Cynar, con l’aggiunta di Lemonsoda. È proprio allettante, soprattutto per chi non ama i gusti troppo dolci, per cui anche per questo cocktail non è detta l’ultima parola. Si può provare a chiederlo, magari al bar sotto casa. Le tendenze nascono sempre in modo strano.
![Il Milanese](https://milanodabere.it/wp-content/uploads/2022/12/221223-il-milanese-2-1024x538.jpg)
Chiudiamo con un altro “Milanese”, più recente. Nella nuova ricetta spicca ovviamente il superalcolico del momento, il gin. Lo propone il Rosa Grand Milano, che lo spedisce a casa anche in versione gift, da gustare in famiglia. È un cocktail a base di Gin aromatizzato allo zafferano, Vermouth Antica Formula e uno sciroppo di zucchero con una nota di burro. Visto che il futuro (anche quello dei cocktail) è incerto, l’idea giusta è gustarselo subito.
di Lorenzo Tiezzi