È iniziata il 4 Maggio la cosiddetta Fase 2. Una fase di convivenza con il virus, in cui, concedendo piccole libertà si cerca un ritorno verso la “normalità”
Nonostante il dibattito tra “riaperturisti” e “chiusuristi” continui ad intasare la maggior parte dei talk show e dei programmi televisivi, è partita ufficialmente Lunedì 4 Maggio la cosiddetta Fase 2. Una fase in cui dovemmo convivere con il Coronavirus, rispettando comunque le regole di distanziamento sociale entrate
ormai in vigore da diversi mesi a questa parte. Ad ogni modo, nonostante le riaperture siano complessivamente poche, torneranno al lavoro circa 4,4 milioni di lavoratori. A cui aggiungere una schiera molto folta di persone alla ricerca del ricongiungimento familiare o dell’incontro con i cosiddetti “affetti stabili”. Di fatto e nei numeri un cambiamento considerevole rispetto alla Fase 1. Fermo restando che a prescindere dagli allentamenti del governo l’ultima parola resterà nelle mani delle Regioni.
In quest’ottica, visto che le strade torneranno a popolarsi e alla luce delle restrizioni riguardanti i mezzi pubblici (le norme relative al loro utilizzo variano da Regione a Regione), vi consigliamo innanzitutto di fare un check sulla vostra auto, rimasta gioco-forza per diverso tempo ferma ai box. Dalle batterie – le più colpite durante il lockdown totale – agli pneumatici meglio evitare brutte sorprese. E a questo proposito non c’è niente di meglio che affidarsi ai professionisti del settore. Se volete saperne di più sullo stato delle vostre gomme e sulle tempistiche per il cambio di quest’ultime, visitate Outrider, il portale numero 1 in Italia sugli pneumatici, dove troverete consigli, trucchi e recensioni sule gomme della vostra auto. Terminato il check e preparata l’autocertificazione (è ancora necessario munirsene per qualsiasi spostamento) vediamo finalmente come cambieranno le cose con l’inizio della Fase 2.
Manifattura, ristorazione e commercio
Come anticipato una grossa novità riguarda il settore manifatturiero, quello edile e il commercio all’ingrosso dei settori già in attività. Al contrario ancora parecchie limitazioni per bar e ristoranti, che nonostante le proteste dei giorni scorsi potranno riprendere l’attività solo con l’asporto e con le consegne a domicilio. Per quanto riguarda il commercio, infine, restano chiuse le attività diverse da quelle autorizzate nella Fase 1. Più nello specifico resteranno con le serrande alzate negozi di genere alimentari. Farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccai. Librerie e negozi dedicati al commercio di beni per bambini e neonati.
Gli spostamenti nella Fase 2
La maggior parte degli spostamenti saranno consentiti solo all’interno della regione di residenza. Per cambiare regione ci si può muovere solo per comprovate necessità di urgenza e di lavoro. Saranno finalmente consentite le visite ai “congiunti”, sempre nel rispetto del divieto di assembramento. Per “congiunti”, termine ormai sulla bocca di tutti, come stabilito da una sentenza delle Cassazione del 2014, si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”. Alla luce di ciò, con grande dispiacere di tutti, resta il divieto di incontrarsi con gli amici. Per i possessori delle seconde case, invece, le nuove disposizioni permettono il raggiungimento di quest’ultime solo per interventi necessari di manutenzione. A patto che si trovino nella stessa regione di residenza. Relativamente all’esercito dei Fuori-Sede (studenti e/o lavoratori), infine, il nuovo D.P.C.M. prevede che coloro siano rimasti nelle città di studio o di lavoro possono tornare presso il proprio domicilio/residenza. Ma da lì, fino a nuova disposizione, non potranno tornare nella regione di partenza.
Parola d’ordine “aria aperta”
A prescindere da tutto la parola d’ordine di questa Fase 2 è “aria aperta”. In un certo senso somiglia ad un graduale ritorno alla normalità. Andando nello specifico, tralasciando i parchi, di cui vi avevamo già parlato nei giorni scorsi, iniziamo dall’attività motoria, con la rimozione del limite della prossimità della propria abitazione. Perciò saranno consentiti gli spostamenti, anche in auto, in direzione di aree dove è possibile praticare jogging o attività motoria di diverso genere. Discorso differente per gli allenamenti, che saranno permessi (a porte chiuse) individualmente solo per atleti (professionisti e non) riconosciuti dal CONI di interesse nazionale.
Le scuole, di qualsiasi ordine e tipo, invece, resteranno chiuse fino a nuova disposizione. Mentre una piccola novità riguarda gli atenei universitari, dove si potranno svolgere esami e sessioni di laurea solo a patto che venga mantenuto il famigerato distanziamento sociale. Infine sono ancora vietate le messe, mentre sono nuovamente consentiti gli accessi nei cimiteri e le celebrazioni dei funerali, con un massimo di 15 persone ammesse e con l’obbligo di indossare le mascherine. In generale resta chiaro come l’emergenza sia tutt’altro che finita, ma per quanto diversa da quella che ricordavamo si incomincia ad intravedere un piccolo ritorno alla normalità.