28th

Aprile

Il flashmob dei ristoratori per protestare contro la Fase 2

Un flashmob di ristoratori e non solo, in tutta Italia, simboleggia la protesta organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo HO.RE.CA e dei Locali di Pubblico Spettacolo uniti per la prima volta nella storia del settore. Una riapertura simbolica per una protesta pacifica al grido di #risorgiamoitalia

L’appuntamento è per martedì sera, 28 aprile, alle ore 21. Un flashmob organizzato da ristoratori e non solo di tutta Italia, dal nome “Risorgiamo Italia“, simboleggia una protesta da parte degli imprenditori della ristorazione. Si accenderanno le insegne e le luci dei locali “per l’ultima volta”. Si alzeranno le saracinesche, saranno simbolicamente consegnate le chiavi dei ristoranti ai sindaci delle varie città. La manifestazione è indetta dalla federazione M.I.O. – Movimento Imprese Ospitalità, che comprende circa 75 mila imprese della ristorazione del settore Ho.Re.Ca. e dei locali di pubblico spettacolo, ora per la prima volta insieme.

Da nord a sud, da est a ovest, torneremo ad illuminare le strade ed i vicoli delle nostre città con l’energia positiva sprigionata dai nostri locali – si legge dalla pagina Facebook nata spontaneamente in poche ore. –Vogliamo esprimere la con un gesto simbolico la nostra volontà di tornare in piena attività. Produrre, generare occupazione e regalare emozioni sono la nostre vocazioni, assicurare un contributo produttivo al sistema paese, la nostra missione. Dalle vetrine e su i prospetti di ogni locale sarà visibile un cartello di unione ed esortazione #risorgiamoitalia. Ognuno manifesterà la propria protesta con foto, video messaggi ed atti dimostrativi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alle ragioni della nostra causa comune. Il nostro rammarico è che tutto ciò potrebbe accadere per l’ultima volta“.

Un “secco rifiuto” a una modalità di apertura non condivisa

Le nostre attività sono state chiuse per decreto, i ricavi sono stati azzerati, siamo stati privati del nostro lavoro e delle libertà. Consapevoli del dramma sanitario che si stava abbattendo sul paese, abbiamo accettato questi enormi sacrifici di buon grado. Oggi, con una sola voce, vogliamo manifestare in migliaia la delusione di chi è stato lasciato solo con le proprie spese, i dipendenti, gli impegni economici pregressi e le incertezze future. A fronte della nostra grande disponibilità, l’azione del governo fino ad oggi si è dimostrata tardiva ed insufficiente (…) Per i locali di pubblico spettacolo la data della riapertura non è nemmeno al orizzonte. Questo è un gioco al massacro cui non vogliamo partecipare. Senza le dovute garanzie non riapriremo!“.

Tanti i ristoratori e le attività di settore coinvolti nel flashmob che si appresta a diventare qualcosa di virale in questi ultimi giorni che ci separano dalla Fase 2. Basta fare un giro sui social network di riferimento e capire il grande numero di luci accese alle 21, in tutta Italia. Social network dove, in particolare dalla diffusione dell’ultimo decreto, si riscontra l’enorme malcontento.

 

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