6th

Giugno

Il popcorn si fa gourmet: l’idea “scoppiettante” di Viale Monte Nero

FOL Popcorn, il regno del mais scoppiato. I gusti? Caramel, fondente ma anche mojito, violetta, patate e rosmarino e pizza margherita

È l’idea di due imprenditori torinesi quella di portare a Milano il mito del popcorn americano, dandogli quel tocco all’italiana, che caratterizza ogni specialità culinaria del Bel Paese. Attratti dalla bontà di questi prodotti, i giovani Daniela e Francesco, hanno reso il popcorn più streetfood, format che da sempre riesce a esplicitare il sapore nella sua forma più autentica, proprio perché il cibo viene consumato dalla gente nelle vie della città, in modo naturale. Non solo al cinema. Se passate da Viale Monte Nero, segnate questo nome: FOL Popcorn, il regno dei popcorn, anche gourmet, l’angolo perfetto per uno snack break con gli amici. 

Arriva a Milano il primo store dedicato interamente al mais scoppiato

Dolce o salato? Perché non entrambi: ci sono almeno nove gusti diversi – che di volta in volta cambiano, per non annoiare mai – che spaziano dai classici FOL Caramel e Fondente Passione fino ai più particolari gusti mojito, violetta, patate e rosmarino e persino pizza margherita.

Il mais utilizzato è di qualità mushroom, molto più pieno e rotondeggiante nell’aspetto. Anche i formati sono pensati per adattarsi a ogni occasione: si passa dal cono piccolo da passeggio, per uno snack veloce, al sacchetto medio/grande FOLL, richiudibile, da portare anche in borsa, per inserire 3 o 4 gusti a scelta, fino alla latta da 3 litri (refill!), ottima da condividere in famiglia o con gli amici.

Non solo mais: da provare anche una vera chicca, CHOCOFOL, cioccolato artigianale torinese arricchito al suo interno con i popcorn e la FOLA, una pannocchia ricoperta con topping ai vari gusti, sia dolci, sia salati.

Mojito, Violetta e Pizza Margherita, sono solo alcuni degli stravaganti gusti che possiamo da FOL Popcorn

“Vendiamo Popcorn, regaliamo sorrisi!”: il motto di FOL Pocorn è semplice, ma “scoppiettante” – è il caso di scriverlo – di significato. Un sorriso stampato sul volto di adulti e bambini, di chi entra in negozio anche solo a curiosare, superando il pregiudizio “è una cosa da bambini“: ma chi l’ha detto? 

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