È la rossa più corteggiata, intrigante e affascinante dell’universo gourmand. Si è fatta un po’ aspettare come solo le vere dame sanno fare e con il freddo dicembrino ha annunciato i suoi prediletti, illuminando a giorno il cielo della penisola.
La Guida Michelin Italia 2016 è stata presentata ufficialmente allo spazio Mercedes Benz di Milano, dopo la proiezione di alcune scene tratte dal film di recente uscita “Il sapore del successo”. Una pellicola che ben descrive l’aura di esclusività che si sviluppa attorno al cicerone gastronomico più blasonato del globo, tra ispettori anonimi e chef appassionati.
Ecco allora le pagine fresche di stampa, pronte a sciorinare conferme e new entry della 61esima edizione. A partire dal primato della Lombardia, la regione più stellata d’Italia con ben 56 ristoranti baciati dalla Rossa, seguita non più dal Piemonte, ma dalla Campania. Mentre la terra che sfoggia il maggior fermento gourmet è il Veneto, con tante novità.
guida michelin italia, le novità
Con i suoi 334 astri Michelin, l’Italia si conferma il secondo Paese stellato al mondo. Così come sono confermati gli 8 tristellati nell’olimpo della ristorazione tricolore, seguiti da 38 bistellati (con due novità, Giancarlo Perbellini di Casa Perbellini a Verona e Peter Girtler della Gourmetstube Einhorn di Mules) e da 288 ristoranti con una stella, di cui 24 new entry.
Un'edizione che fa largo ai giovani: tra i neo-stellati, ben 10 sono under 35. Tra le note dolenti, invece, i fan di Davide Scabin del Combal zero di Rivoli dovranno accettare la perdita di un astro da parte del vulcanico chef, che passa dunque da due a una stella.
Tra i nuovi eletti ci sono anche tre donne: Alessandra Del Favero assieme a Oliver Piras dell'Aga di San Vito di Cadore, Antonia Klugman con il suo nuovo progetto L'Argine di Vencò a Dolegna del Collio e Martina Caruso, che porta un astro al Signum di Salina, nelle Isole Eolie.
I NUOVI RISTORANTI STELLATI DI MILANO
Cosa succede in città? Dopo il cambio di guardia, ai ristoranti Al Pont de Ferr e Trussardi alla Scala non sono state confermate le stelle. Mentre sono tre le felici new entry di Milano. Ecco allora un astro ad Antonio Guida di Seta, oasi gourmet del Mandarin Oriental di recente apertura, a Filippo Gozzoli dell'Armani e a Yoji Tokuyoshi, ex secondo di Massimo Bottura che ha portato a Milano una brezza orientale con il suo Tokuyoshi.
Restando in Lombardia, splende nuova luce firmata Michelin anche su Silvio Salmoiraghi dell’Acquerello di Fagnano Olona, in provincia di Varese. Le “comete” della Madonnina sono le stesse di sempre, con la conferma degli stellati D’O di Cornaredo, Cracco, Il Luogo di Aimo e Nadia, Sadler, Alice-Eataly Milano Smeraldo, Berton, Innocenti Evasioni, Iyo, Joia, Tano Passami l’Olio, Unico e Vun. Milan l'è un gran Milan… Anche a tavola.