Fino al 30 giugno 2023 Careof alla Fabbrica del Vapore di Milano presenta la mostra “Finestre di dialogo” dell’artista Guildor, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda, con un contributo testuale di Federico Nejrotti. E’ una mostra d’arte davvero interessante.
“Finestre di dialogo” è parte di V-Data (vdataresearch.com), un progetto di ricerca pluriennale sviluppato da un team di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Pavia, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con il contributo di Fondazione Cariplo, volto a indagare la consapevolezza e le opinioni dei cittadini che vivono in Italia sui processi di estrazione e sfruttamento dei dati digitali, tipici del capitalismo della sorveglianza.
Da sempre interessato a indagare la tecnologia come riflesso dei comportamenti umani, con “Finestre di dialogo” Guildor esamina il rapporto tra utente e piattaforma e il sistema economico che lo sfruttamento dei dati digitali ha contribuito a generare.
Martedì 6 giugno alle ore 19.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra, Guildor ha presentato la performance inedita dal titolo “I biscotti della fortuna che ordino con Glovo sono stranamente accurati” che indaga le modalità con cui le piattaforme digitali si infiltrano nelle nostre relazioni e si appropriano delle nostre emozioni facendone strumento di profitto. Ispirata al volume “The Age of Surveillance Capitalism” di Susanna Zuboff e al lavoro di V-Data, la performance è oggetto di studio dalle ricercatrici e dai ricercatori di V-Data che hanno osservato le reazioni di chi vi ha assistito e hanno raccolto impressioni e commenti tramite interviste informali. La ricerca è uno strumento per ingaggiare ulteriormente l’audience sui temi oggetto di riflessione e per raccogliere dati complementari al lavoro già svolto in V-Data.ve
Finestre di dialogo, a Milano sembra un’esposizione da non perdere.
Durante la performance l’artista ha scartato e mangiato quaranta biscotti della fortuna leggendo al pubblico i messaggi che custodiscono, ovvero brevi riflessioni che mettono in luce, con amaro umorismo, il rapporto simbiotico e alienante che abbiamo oggi con la tecnologia e i suoi strumenti.
“La ricerca della felicità ha prodotto circa 32.200.000 risultati. (In 0,57 secondi)”, “Puoi parlare con un’intelligenza artificiale, ma non riuscirai comunque a farla ragionare.”, “Roomba dice che l’appartamento non è abbastanza feng shui.” sono alcuni esempi del parallelismo che la performance instaura tra le profezie dei biscotti della fortuna e i “cookies”, ovvero i dati memorizzati sui computer e usati per personalizzare la navigazione degli utenti, anticipandone e influenzandone i bisogni.