Niente di nuovo sul fronte occidentale? Non per Triennale di Milano: dopo aver “colonizzato” l’Oriente, con una dépendance coreana e una giapponese allo Shiodome Creative Center di Tokyo, il museo milanese apre anche a New York. A maggio, là dove sorgeva il MAD, aprirà i battenti Triennale NYC. L’istituzione milanese continua così a seguire la tendenza che vuole i brand museali andare alla conquista del mercato (dell’arte) globale, basti pensare alle prossime succursali di Guggenheim e Louvre in quel di Abu Dhabi. Sulla West 53rd Street della Grande Mela, fervono i lavori di ristrutturazione per realizzare il progetto architettonico di Michele de Lucchi: la nuova sede di Triennale inaugurerà con una mostra dedicata a Gio’ Ponti, curata da Germano Celant.
Arte e design tricolori (e milanesi) dovranno conquistarsi uno spazio nel mare magnum dell’offerta culturale di New York. Impresa non da poco: DeTnK.com si chiede come farà Triennale a lasciare il proprio segno, dovendo fare i conti con le realtà consolidate del MAD (ora in Columbus Circle) e del Cooper-Hewitt National Design Museum. Così si risponde il magazine online: “Come? Alla maniera italiana: con un autentico espresso caffè, aperto fino alle due del mattino“. Un’ironia che si poteva risparmiare, trattandosi della Città che non dorme mai. Per un giudizio oggettivo su Triennale NYC toccherà aspettare la prossima primavera.