Qualcuno sostiene che la musica può addirittura compromettere uno stile di vita. Non c’è da spaventarsi. Questo accade in metropoli come Milano dove si corre avanti e indietro con frenesia, senza fermarsi mai, in giacca e cravatta. Tuttavia, la mecca del business, dopo il tramonto cambia volto, indossa un paio di jeans e corre via dalla routine con le cuffie ben strette.
Negli ultimi tempi, e lo sostengono anche gli animatori delle notti brave milanesi, sembra che la black music stia di nuovo prendendo piede, visto che si sente sempre di più voglia di libertà. Anzi, per essere più chiari si avverte una voglia matta di esprimersi senza troppo regole.
Vi dicono niente nomi come quelli di Kelis, Toni Braxton, Usher, Mary J. Blige, Destiny’s Child, Alicia Keys o Blue Cantrell? Alcuni di loro sono di venuti di recente sui palcoscenici milanesi ed hanno trovato una platea che li aspettava a braccia aperte. Siamo nella sfera dell’ultimo R&B. Se invece tiriamo in ballo Erykah Badu, i Lucy Pearl, Jill Scott o Angie Stone ci accostiamo in maniera suggestiva al nu soul. Tuttavia, non sono da meno il rap con i Run DMC o gli Arrested Development, o la nuovoa scuola giamaicana con creativi come Sean Paul.
Per non tirarla troppo per le lunghe, Milano si ritrova nella sua interminabile movida in compagnia della sanguigna musica nera e la Sony/BMG ci aiuta a schiarirci le idee sulle ultime tendenze pubblicando una raccolta di quattro album davvero imperdibili. Streets- History of Urban Music ripercorre in 4 cd (Euro 12,90 cad.) le ultime stagioni della black music, un vasto repertorio che di recente è stato etichettato come “urban culture”.
Finalmente non avremo più scuse e non possiamo rischiare di farci trovare impreparati, in compagnia di chi volesse trascorrere con noi una serata a ritmo “urban”.
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